Dal 17 al 25 ottobre 2015 la Fortezza da Basso di Firenze (padiglione Spadolini inferiore) ospita la decima edizione di Florence Biennale – Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze. Nove giorni di esposizione, 423 artisti provenienti da 62 paesi di tutti e cinque i continenti, tre premi alla carriera, il riconoscimento a una donna che unisce l’arte alla volontà di salvare la memoria delle testimonianze archeologiche distrutte dall’Isis a Mosul, e una quarantina di appuntamenti tematici sono il palinsesto dell’evento che per la decima volta in 18 anni farà di Firenze la capitale mondiale dell’arte contemporanea.
Florence Biennale 2015 si presenta particolarmente ricca di proposte artistiche che spaziano dalle installazioni site-specific ai gioielli d’arte. Alla Fortezza da Basso si distinguono presenze emblematiche e cariche di significati - quali il movimento “Neo-inchiostro” dalla Cina, l’arte sacra contemporanea dal Brasile, ospiti dalla Turchia e il Sud-Est asiatico ed altri ancora - nonché imprescindibili riferimenti a fatti del mondo contemporaneo come le devastazioni del patrimonio culturale mondiale in Medio Oriente e il conflitto israelo-palestinese, la condizione della donna e la tematica del viaggio (alias migrazione) in ogni sua declinazione.
In quasi un ventennio Florence Biennale ha assunto un ruolo di primo piano nella promozione e valorizzazione di artisti italiani e internazionali, così come per la valorizzazione di proposte in grado di presentare soluzioni espositive che permettano di condividere i diversi linguaggi dell’arte. Collaterale all’esposizione della Fortezza, un ricco cartellone di appuntamenti propone, tra l’altro, “Per Desdemona”, prima mostra d’arte allestita negli spazi del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, che si inaugurerà lunedì 19 ottobre alle ore 12. Nella mostra l’artista Franca Pisani esibirà 28 opere sul tema della violenza contro le donne, risultato dilavoro di due anni in cui ha creato un mondo di “donne contemporanee”.La decima edizione di Florence Biennale è inoltre un'occasione ideale per celebrare i 150 anni di Firenze Capitale d’Italia e dialogare al tempo stesso con Expo Milano 2015
IL RECUPERO DELLA MEMORIA DEI TESORI DI MOSUL
Uno degli highlights di questa decima edizione di Florence Biennale è la presenza di Morehshin Allahyari, artista di origine iraniana che dal 2007 vive negli Stati Uniti, dove è lecturer alla San José State University (California). Morehshin presenterà a Firenze il suo lavoro intitolato Material Speculation: ISIS (work in progress): grazie alla tecnologia delle stampanti 3D, testimonierà i danni che l’ISIS sta operando nei confronti del patrimonio culturale cheè un bene dell’umanità e la cui distruzione viene parificata a un crimine di guerra. L’artista ricrea “in laboratorio” copie di alcune sculture distrutte nel Museo di Mosul lo scorso marzo. L’intento è rendere visibile ciò che è andato perduto per sempre, “con tutta la conoscenza e le informazioni possibili, per tenere viva la memoria storica”. Morehshin Allahyari incontrerà i visitatori di Florence Biennale 2015 venerdì 23 ottobre, alle ore 11 nell’Area Teatro del padiglione Spadolini; a seguire è in programma la cerimonia di consegna del “Premio Speciale del Presidente” di Florence Biennale 2015 all’artista iraniana
Alla X Florence Biennale Morehshin presenta Re Uthal, un esemplare della serie “Material Speculation: ISIS”, un lavoro in progress di formatura e stampaggio tridimensionale teso idealmente alla ricostruzione di opere distrutte dall’ISIS nel 2015 (statue del periodo Romano dalla città di Hatra e manufatti assiri da Ninive). “Material Speculation: ISIS” rappresenta una soluzione particolare per la costituzione di un archivio del patrimonio culturale e al contempo suggerisce l’utilizzo della tecnologia di stampaggio 3D quale possibile strumento di documentazione al servizio di un processo di ricostruzione storica.
Con “Material Speculation: ISIS”, l’artista va oltre il gesto metaforico e la rappresentazione formale poiché ogni pezzo stampato della serie incorpora un flash drive e una memory card contenente immagini, mappe, documenti in formato pdf e video concernenti il sito archeologico di riferimento e le opere in esso distrutte. Come una capsula del tempo, ciascun esemplare è sigillato in quanto contenente testimonianza di civiltà da preservare per il futuro (con istruzioni per l’apertura dell’oggetto in modo da accedere ai dispositivi informatici senza distruggerlo). Il materiale informativo incluso in ogni pezzo della serie è frutto di una ricerca estesa, alla quale hanno contribuito archeologi iraniani e storici iracheni e iraniani, e collaboratori del Museo di Mosul. Nei prossimi mesi, a completamento della fase finale del progetto, i file di stampaggio 3D saranno ordinati in un archivio online e scaricabili, dunque fruibili al pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento