lunedì 25 ottobre 2010

" Form Matters " quando l'architettura è spettacolo !


progetto di David Chipperfield Architects

David Chipperfield (Londra, 1953) è un architetto britannico che conseguì il diploma di architettura presso l' Architectural Association di Londra nel 1977. Iniziò a lavorare negli studi di Richard Rogers e Norman Foster e nel 1984 fondò il David Chipperfield Architects. Tra i numerosi riconoscimenti internazionali conseguiti, ha ricevuto nel 1999 la Medaglia d'Oro Heinrich Tessenow.
Pisa ospita dal 27 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011, presso gli Arsenali Medicei , Lungarno Simonelli, una mostra di David Chipperfield Architects dove vengono esposti progetti e lavori esguiti negli ultimi 25 anni.
L’importante mostra dal titolo 'Questioni di forma' sarà uno sguardo a progetti chiave dagli archivi della società e comprende una grande quantità di materiale primario: bozzetti originali, disegni e modelli funzionanti tutti mostra la processione di progettazione .

Grande curiosità di vedere tra l’altro i nuovi progetti, nonché il 'Greatest Hits', il Masterplan per la città (PIUSS) e la rigenerazione del Santa Chiara Zona per la città di Pisa , dopo che tutto l'ospedale Santa Chiara di via Roma sarà interamente trasferito a Cisanello.



martedì 19 ottobre 2010

Il tonno rosso : vittima illustre del disastro nel Golfo del Messico.





Il tonno rosso (Thunnus thynnus, Linnaeus 1758) è un grande pesce pelagico appartenente alla famiglia Scombridae. Questa specie è diffusa in tutte le acque tropicali, subtropicali e temperate dell'Oceano Atlantico, compresi il mar Mediterraneo ed il mar Nero meridionale, frequenta soprattutto le acque al largo e si avvicina alle coste solo in determinati periodi (diversi da luogo a luogo) ed in determinati punti, di solito nei pressi di isole o promontori. La deposizione delle uova avviene nel periodo estivo in acque leggermente più vicine alle coste rispetto a quelle frequentate negli altri periodi. I tonni passano da una fase erratica, durante la quale si muovono in piccoli gruppi poco densi, composti di pesci della stessa taglia, per poi riunirsi, in gruppi più fitti, durante la fase gregaria, che coincide con l'inizio della stagione riproduttiva. In questo momento i tonni migrano verso le aree di riproduzione in banchi numerosi. I tonni rossi dell’Atlantico arrivano per esempio nella zona del Golfo del Messico fra gennaio e giugno di ogni anno Le femmine della specie depongono le uova nelle acque di superficie, dove vengono poi fecondate dai maschi per lo più tra aprile e maggio proprio quando dieci milioni di litri di petrolio al giorno si sono riversati nell’oceano, in seguito all’esplosione della piattaforma petrolifera «Deepwater Horizon», avvenuta il 20 aprile scorso. E’ proprio il caso di dire che “ è piovuto sul bagnato “ dal momento che i dati statistici ci dicono che la deposizione delle uova in questa specie è già diminuita dell’82% negli ultimi 30.






Nel grande Golfo del Messico i tonni depositano per lo più le uova in due zone : una a nord ovest che sembra rimasta immune dalla macchia di petrolio fuoriuscito ed una a nord est che invece coincide per lo più con la macchia nera causando una diminuzione di più del 20% nei piccoli del tonno rosso. La maggior parte dei dati forniti provengono dal satellite Envisat e da altri satelliti europei ed internazionali capaci di elaborare delle mappe settimanali, che mostrano posizione, forma e dimensioni della macchia nera. Dati preziosi richiesti anche dalla «Ocean Foundation», un’organizzazione non-profit impegnata nella protezione degli ambienti oceanici e delle sue specie per conoscere con esattezza i luoghi dove le condizioni per la deposizione delle uova possono essere più favorevoli.
E’ stato utilizzato per questo scopo un metodo molto elaborato che mette a confronto le mappe delle macchie di petrolio con altre mappe relative ad altri indici riproduttivi ( presenza di plancton , temperatura delle acque oceaniche ,altezza della superficie) per vedere dove e quanto la macchia e gli habitat si possono essere sovrapposti nel periodo fra il 20 aprile e il 29 agosto.
I satelliti di osservazione della Terra hanno svolto un ruolo fondamentale nella valutazione dell’entità del disastro per questo motivo l’Esa é presente con uno spazio espositivo alla 10a Conferenza delle Parti Firmatarie della Convenzione dell’ONU sulla Biodiversità (COP10), che si tiene proprio questa settimana a Nagoya, in Giappone ed ha come tema la protezione degli habitat naturali.









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Il tonno rosso : vittima illustre del disastro nel Golfo del Messico.





Il tonno rosso (Thunnus thynnus, Linnaeus 1758) è un grande pesce pelagico appartenente alla famiglia Scombridae. Questa specie è diffusa in tutte le acque tropicali, subtropicali e temperate dell'Oceano Atlantico, compresi il mar Mediterraneo ed il mar Nero meridionale, frequenta soprattutto le acque al largo e si avvicina alle coste solo in determinati periodi (diversi da luogo a luogo) ed in determinati punti, di solito nei pressi di isole o promontori. La deposizione delle uova avviene nel periodo estivo in acque leggermente più vicine alle coste rispetto a quelle frequentate negli altri periodi. I tonni passano da una fase erratica, durante la quale si muovono in piccoli gruppi poco densi, composti di pesci della stessa taglia, per poi riunirsi, in gruppi più fitti, durante la fase gregaria, che coincide con l'inizio della stagione riproduttiva. In questo momento i tonni migrano verso le aree di riproduzione in banchi numerosi. I tonni rossi dell’Atlantico arrivano per esempio nella zona del Golfo del Messico fra gennaio e giugno di ogni anno Le femmine della specie depongono le uova nelle acque di superficie, dove vengono poi fecondate dai maschi per lo più tra aprile e maggio proprio quando dieci milioni di litri di petrolio al giorno si sono riversati nell’oceano, in seguito all’esplosione della piattaforma petrolifera «Deepwater Horizon», avvenuta il 20 aprile scorso. E’ proprio il caso di dire che “ è piovuto sul bagnato “ dal momento che i dati statistici ci dicono che la deposizione delle uova in questa specie è già diminuita dell’82% negli ultimi 30.






Nel grande Golfo del Messico i tonni depositano per lo più le uova in due zone : una a nord ovest che sembra rimasta immune dalla macchia di petrolio fuoriuscito ed una a nord est che invece coincide per lo più con la macchia nera causando una diminuzione di più del 20% nei piccoli del tonno rosso. La maggior parte dei dati forniti provengono dal satellite Envisat e da altri satelliti europei ed internazionali capaci di elaborare delle mappe settimanali, che mostrano posizione, forma e dimensioni della macchia nera. Dati preziosi richiesti anche dalla «Ocean Foundation», un’organizzazione non-profit impegnata nella protezione degli ambienti oceanici e delle sue specie per conoscere con esattezza i luoghi dove le condizioni per la deposizione delle uova possono essere più favorevoli.
E’ stato utilizzato per questo scopo un metodo molto elaborato che mette a confronto le mappe delle macchie di petrolio con altre mappe relative ad altri indici riproduttivi ( presenza di plancton , temperatura delle acque oceaniche ,altezza della superficie) per vedere dove e quanto la macchia e gli habitat si possono essere sovrapposti nel periodo fra il 20 aprile e il 29 agosto.
I satelliti di osservazione della Terra hanno svolto un ruolo fondamentale nella valutazione dell’entità del disastro per questo motivo l’Esa é presente con uno spazio espositivo alla 10a Conferenza delle Parti Firmatarie della Convenzione dell’ONU sulla Biodiversità (COP10), che si tiene proprio questa settimana a Nagoya, in Giappone ed ha come tema la protezione degli habitat naturali.









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lunedì 18 ottobre 2010

Al via il turismo spaziale





Fra poco l’onorevole Brambilla dovrà vedersela anche con i problemi del turismo spaziale , dal momento che anche in Italia è possibile effettuare una singolare prenotazione per un volo spaziale !
In realtà l’idea di portare il volo spaziale alla portata di qualche “ turista Paperone “ è venuta per primi ai russi che offrono i voli a prezzi di circa 20 milioni di dollari per sei giorni di permanenza , ma come in tutte le corse spaziali che si rispettino gli americani si sono subito attrezzati e cercheranno di conquistare il primato anche in questo campo.
Non sto parlando della Nasa che di fatto ha bloccato per ora ivoli commerciali sulle proprie astronavi , ma di una compagnia privata la Virgin di proprietà di Sir Richard Branson un miliardario che ha pensato e realizzato una operazione commerciale finalizzata a portare turisti nello spazio ( volo suborbitale ) per provare per almeno 5 minuti l’assenza di gravità alla modica cifra ( si fa per dire !) di 200 mila dollari a testa . Ebbene già 370 clienti hanno prenotato il biglietto per poter vedere una vista mozzafiato, con relative foto da sbattere in faccia ad amici e meno amici che parlano dell’ultimo week-end fuori porta.
Non è uno scherzo .




L’11 ottobre scorso la Virgin Galactic VSS Enterprise (SpaceShipTwo) ( così si chiama l’astronave già costruita ) ha fatto un volo di collaudo realizzando il primo volo manovrato sopra quota 45mila piedi (quasi 14mila metri) dopo essersi sganciata ad alta quota da "Eve", un grosso velivolo modificato WhiteKnightTwo che ha trasportato fino ad una certa altezza il velivolo spaziale.
In cabina di pilotaggio c'erano Pete Sieblog e il copilota Mike Alsbury: in undici minuti hanno potuto verificare la manovrabilità dell'aereo a quelle quote, per poi atterrare nuovamente in California.
La navetta è stata progettata da Burt Rutan, ospita due piloti e due passeggeri ed il volo turistico dura 2 ore e mezzo.
Sono necessari altri test e controlli accurati ma si dice che la Virgin è intenzionata a fare il primo volo già nel 2011 .