pittore Guidi Bruno Fonte : Arte Italiana per il Mondo Ed. CELIT
Lontano cugino di Gino, Guido, Mario , Mariina e Santina Guidi.
Fino da giovane ha cercato l'espressione artistica , prima di tutto guardando il modello più in vista : il tenore Galliano Masini . Studia canto , si prepara , cerca una audizione dal celebre tenore , ma ( testimone mio nonno materno Oreste Terramicci ) ahimè , disastroso fu il giudizio. Dopo un attento ascolto : "......mangiateli di torta !! " fu l'impietoso verdetto , espresso in dialetto livornese ma con tonalità davvero tenorile.
Il povero Bruno fuggì a gambe levate , ma dopo qualche mese di assenza da casa Guidi , una sera fredda e tempestosa riapparve sull'uscio di via Don Bosco a Livorno , tutto bagnato con due quadri ancora freschi ed odorosi di trementina. Erano le prime prove della sua nuova forma espressiva che voleva sottoporre al giudizio di mio padre , già pittore esperto.
Anch'io fui testimone diretto di questo , finalmente favorevole giudizio , consapevole però della mitezza del carattere del babbo e della conseguente dolcezza dei suoi giudizi.
Una carriera era iniziata.
Mauro Guidi
I " fiori " del pittore Guidi Bruno
Bruno Guidi
Fioritura olio su tela coll.priv.
Bruno Guidi
Concerto floreale1982 cm.80x60 coll. priv.
I quadri di fiori di Bruno Guidi sono tutti realizzati con tecnica ad olio con pennello e spatola su tela o tavoletta.
Ha realizzato anche formati di notevoli dimensioni mantenendo inalterate le caratteristiche di corposità di colore che solitamente ha nelle opere di minore dimensione.
Osservando i “ fiori “ di Bruno si ha un sussulto emotivo, una esplosione cromatica colpisce i nostri occhi provocando un rimescolamento interiore che come d’incanto segue la radialità compositiva dei tralci floreali.
I “ fiori “ sono il linguaggio dell’animo di Bruno , rissoso e pacato , in continuo conflitto con l’essere e la voglia d’essere, fuori le righe del pentagramma della vita. Le tonalità cromatiche si susseguono in maniera incalzante sovrapponendo temi e sensazioni che scaturiscono sempre e soltanto dal profondo dell’io , per cui talvolta i “ fiori “ di Bruno sussurrano o gridano .
Quando la tonalità complessiva dell’opera tende al monocromatico si ha l’impressione di una inconscia timidezza espressiva , un autismo lirico e pittorico , che viene esplicitato nella sua complessa risonanza nei quadri di fiori dove come per magia i colori fanno fatica a rimanere fermi sulla tela , provocando una vibrazione ottica che solletica i sentimenti dell’osservatore .
La morte del pittore Bruno Guidi
riportata sul quotidiano " Il Tirreno " di
Livorno. ( Anno 2002)
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