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Carlo Cassola
... ma moltissime opere del narratore sono ambientate nel Volterrano ed a Marina di Cecina. Basta leggere questi tre romanzi ed aspirare a pieni polmoni la piacevole atomosfera toscana dalla quale riemergono i tema dell'antifascismo, della Resistenza e del dopoguerra.
“NELL’ANIMA” : personale di Elisabetta Rogai a Siena
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Nel primo livello il tema che dà il titolo alla Mostra “Nell’Anima” è sostanzialmente il ricordo dell’esecuzione da parte di Elisabetta Rogai del Drappellone del Palio dell’Assunta a Siena del 16 agosto 2015. Le opere rappresentano una sorta di work in progress: l’arrivo del materiale, la seta e lo studio, la scelta dei colori e dei vini del territorio, la realizzazione, lo spolvero, la presentazione alla folla, il Giubilo dei contradaioli.
Quattro caratteri diversi ( cavalli)
Nel secondo livello, la sezione della mostra è concepita con l’intento di mettere in luce la poetica creativa dell’artista, qui il visitatore potrà scoprire la sua curiosità che la porta ad affascinanti interpretazioni e innovazioni attraverso l’uso del jeans, del canvas, del marmo e soprattutto dell’EnoArte © (personalissima invenzione unica in Italia) che fanno di Elisabetta Rogai una delle artiste più apprezzate del panorama italiano e internazionale.
Cos’è l’EnoArte ©: Dopo anni di studio e molti tentativi, nel 2010, attraverso l’aiuto del professor Roberto Bianchini (docente di chimica organica dell’Università degli Studi di Firenze) Elisabetta Rogai è riuscita a capire come “fissare” il vino sulla tela, un procedimento particolare che dona al quadro una vita vera e propria: sulla tela infatti il vino invecchia ed i colori seguono l’andamento del tempo passando da quelli tipici dei vini giovani (colori vivi come viola e porpora) a quelli che caratterizzano i vini invecchiati (dall’ambra, dal terra di Siena bruciata, dall’arancio alle tonalità più spente).
Fonte : comunicato stampa
La riscoperta del pittore veneziano Lorenzo Lotto
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Presso l'Accademia Carrara sarà allestita la mostra 'Un Lotto Riscoperto', focalizzata appunto sul capolavoro riemerso grazie agli studi da decenni fioriti sulla produzione del maestro veneziano. L'oggetto, di finissima esecuzione, viene ora proposto come una delle tarsie, attestate dalle fonti, che furono realizzate a titolo di saggio e direttamente profilate da Lotto. Accanto alla tarsia saranno esposti due studi preparatori a inchiostro, realizzati per opere maggiori, uno dei quali inedito e di recente attribuzione.
Il percorso espositivo proseguirà poi ponendo in dialogo alcuni dipinti di Lotto, appartenenti alle raccolte della Carrara, con altre opere provenienti da prestigiose collezioni internazionali, eseguite negli stessi anni. Dipinti straordinari come l'enigmatico 'Ritratto di Lucina Brembati' o le 'Nozze mistiche di Santa Caterina', prestito eccezionale di Palazzo Barberini, nel quale si ritrova quella felice vena narrativa e quella singolare attitudine a elaborare immagini non convenzionali, che caratterizza anche le spiazzanti soluzioni degli anni bergamaschi. Magnifico il 'Ritratto di giovane', mentre dal Museo Thyssen di Madrid arriverà il presunto Autoritratto. Ci sarà anche l''Assunta' di Celana, opera che dopo anni torna a essere protagonista di un'esposizione dedicata all'artista e che traspone su scala monumentale l'invenzione contenuta nella tarsia della Creazione.
Lorenzo Lotto- Autoritratto
Inoltre il Lorenzo Lotto Tour permetterà agli appassionati, oltre all'ingresso al museo, la visita alle chiese che custodiscono i suoi capolavori. Si potrà così entrare in San Bernardino per ammirare l'omonima pala d'altare dipinta nel 1521, in Santo Spirito, dove è esposta la 'Madonna col Bambino', di poco successiva, e in San Bartolomeo, che costudisce la celebre Pala Martinengo. Chiude il percorso lottesco attraverso Bergamo, la visita al coro della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Cenni biografici di Lorenzo Lotto
Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556/1557) è stato un pittore italiano esponent del Rinascimento veneziano del primo Cinquecento. Anticonformista, si spostò molto e la sua vita fu talvolta segnata da cocenti insuccessi e amare delusioni in parte colmati dalla rivalutazione nella critica moderna che fanno della sua figura un soggetto sofferto, introverso e umorale, di grande modernità.
Dopo un breve periodo in cui godette di una certa fama, fu dimenticato e, nella sua Venezia, persino schernito. Dopo secoli di oblio, la sua figura fu riscoperta alla fine dell'Ottocento dal grande critico d'arte Bernard Berenson che ripercorse gli itinerari del peregrinare del Lotto svelando a poco a poco un eccellente artista rinascimentale, che poi fece conoscere al grande pubblico.
Il Vasari lo ricorda allievo di Giovanni Bellini, ma molti altri autori, tuttavia, lo ritengono allievo di Alvise Vivarini; tra il 1503 e il 1504 è documentato per la prima volta come pittore a Treviso, dove ottenne le sue prime commissioni di rilievo e i primi successi personali. Acquistata in così pochi anni una notevole fama, il pittore è invitato nel 1506 nelle Marche dai domenicani di Recanati, con i quali mantenne ottimi rapporti per tutta la vita, nel 1509 si recò a Roma, chiamato da papa Giulio II per partecipare alla decorazione dei suoi appartamenti nei Palazzi Vaticani .L'unica opera riferibile con una certa sicurezza al periodo romano, in particolare il 1509 circa, è il San Girolamo penitente, ora a Castel Sant'Angelo.Nel 1510 lasciò Roma precipitosamente, e non vi fece più ritorno iniziando l'inquieto vagabondare che lo porterà in una condizione di emarginazione.
Successivamente visitò Perugia e Firenze e finì poi per tornare nelle Marche. Nel 1513 Lotto partecipò a una sorta di concorso, con altri pittori, venendo scelto dai Domenicani di Bergamo per eseguire una pala d'altare per la loro chiesa. Fu l'inizio di un soggiorno di ben tredici anni nella città orobica, il momento più felice e fecondo della sua carriera...
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