venerdì 30 ottobre 2015

Due opere di Alighiero Boetti esposte in Palazzo Vecchio

Dopo la grande mostre di Antony Gormley al Forte di Belvedere e l’esposizione di Jeff Koons in Palazzo Vecchio e Piazza Signoria, la città si prepara a celebrare l’opera di Alighiero Boetti, tra i maggiori artisti del XX secolo.





In occasione del Summit Mondiale dei Sindaci, che si svolgerà in Palazzo Vecchio ai primi di novembre, saranno esposte due grandi Mappe (280x580 cm circa) in Salone dei Cinquecento. È la prima volta, almeno in Italia, che due Mappe di queste dimensioni vengono ad essere confrontate nello stesso luogo. Le due opere di Boetti sono state ricamate su cotone da donne afghane negli anni ottanta-novanta e riproducono il passaggio epocale della trasformazione dei confini sovietici con la Perestrojka, quando dalle ceneri dell’Unione Sovietica sorse la Russia nell’agosto del 1991.

Si tratta ancora una volta del confronto tra l’arte del passato e quella attuale. Basti dire che le Mappe di Boetti dialogheranno in Palazzo Vecchio con la serie di Arazzi medicei disegnati da Bronzino e Pontormo, ora esposti nel Salone dei Duecento, e con le mappe cinquecentesche del Danti e del Bonsignori conservate nella Sala delle Carte Geografiche o del Mappamondo. Le due opere di Boetti saranno visibili fino al 22 novembre.

Ai primi di novembre, in Palazzo Vecchio verranno ospitati sindaci e delegazioni provenienti da tutte le
parti del pianeta: Europa, Africa, Medio-Oriente, America del Nord e del Sud, Asia.
Vogliamo contribuire al dialogo tra i popoli nella speranza di una pace perpetua, per la fraternità e la giustizia sociale. 

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