venerdì 24 febbraio 2017

Le Gallerie degli Uffizi annunciano 4 nuove mostre digitali e un Cardboard disponibili su Google Arts and Culture

L’annuncio arriva in occasione di Digital Meets Culture: What Direction for the Future”, un summit di due giorni organizzata insieme a Google per discutere di accessibilità e conservazione del patrimonio culturale e dell’impatto economico del digitale nella cultura.



Le Gallerie degli Uffizi, tra i primi partner ad unirsi al progetto Google Arts & Culture nel mondo, rafforzano la collaborazione con il Google Cultural Institute e presentano nuove mostre digitali disponibili su www.uffizi.it e g.co/uffizigallery.

Le mostre digitali, disponibili su Google Arts and Culture, includono 73 dei capolavori più conosciuti custoditi nel Museo, tra cui il Gigapixel della Nascita di Venere di Sandro Botticelli. Gli utenti, da ogni parte del mondo, potranno lasciarsi ispirare dal famoso dipinto attraverso un tour su Google Cardboard, scoprire i dettagli di dipinti come La Maestà di Santa Trinità di Cimabue e La Liberazione di Andromeda di Piero di Cosimo. Gli utenti potranno inoltre scoprire alcuni dei lavori più significativi di Amico Aspertini e Federico Barocci, dalla collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi (GDS).








L’annuncio giunge a conclusione dell’evento “Digital Meets Culture: What Direction for the Future”, un summit di due giorni organizzato in partnership con Google per affrontare temi diversi dalla conservazione e all’accessibilità del patrimonio culturale, sino all’impatto economico che il digitale può avere nella cultura.

Siamo fieri di ospitare agli Uffizi il primo Summit mondiale Digital Meets Culture con i maggiori esperti internazionali, conservando e rinnovando il ruolo del museo come centro di ricerca, istruzione e condivisione, che il Granduca Pietro Leopoldo di Toscana aveva istituito per primo nel Settecento”, afferma con soddisfazione il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
Come la tecnologia può promuovere la diversità preservando e proteggendo le culture locali? Come il digitale può diventare un amplificatore in grado di rendere la cultura motore di crescita economica?

Questi sono alcuni degli interrogativi affrontati dai partecipanti che includono rappresentanti di musei e istituzioni culturali, accademici e policy makers da ogni parte del mondo, tra cui Martine Reicherts, Direttore Generale della DG Educazione e Cultura della Commissione Europea che ha dichiarato: “La tecnologia ci offre una straordinaria opportunità di coinvolgere il più grande numero di cittadini nella vita culturale dell'Europa. E' una sfida che dobbiamo saper raccogliere, e l'anno europeo del patrimonio culturale nel 2018 ci dà l'occasione di compiere un salto di qualità nel rapporto che gli europei hanno con il proprio patrimonio culturale”.

Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha accolto la cena di gala a Palazzo Vecchio, ha dichiarato: “Il progetto di Google Arts & Culture che vede la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi e il Google Cultural Institute è uno straordinario e innovativo strumento per rendere l'arte sempre più accessibile e alla portata di tutti. Siamo lieti che questa iniziativa abbia trovato terreno fertile a Firenze, città da sempre all’avanguardia nella trasmissione del proprio inestimabile patrimonio culturale”.

I principali spunti emersi saranno raccolti in un documento di raccomandazione per l'ecosistema culturale, i governi e il settore privato al fine di massimizzare i potenziali benefici che si possono ottenere dal rapporto tra cultura e digitale.





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