Il progetto MELISSA (Micro-Ecological Life Support ) dell’ESA ha l’obbiettivo di creare sulle astronavi adibite a missioni umane un ecosistema chiuso che sia in grado di riciclare continuamente i rifiuti in cibo, ossigeno e acqua. Gli Arthrospira batteri - meglio noti come spirulina - sono stati studiati per molti anni dato che è facile farli crescere e moltiplicare rapidamente. Questi batteri trasformano l'anidride carbonica in ossigeno, sono molto resistenti alle radiazioni trovato nello spazio esterno ed i ricercatori sono riusciti ad utilizzarli per creare un delizioso integratore ricco di proteine. L'astronauta Samantha Cristoforetti ha mangiato il primo alimento che contiene spirulina nello spazio e ora la conoscenza viene applicato ad un progetto pilota in Congo per produrre in famiglia un integratore alimentare.
La dieta di base in questa regione ( Bikoro in Congo) è la manioca, che fornisce poche proteine, per questo spirulina potrebbe integrare la dieta locale fornendo proteine, vitamina A e ferro.
In pratica spirulina viene fatta crescere in vasche di acqua con bicarbonato di potassio e altri ingredienti che possono essere trovati sul posto. Sotto la luce solare e agitazione regolare, nelle vasche si ottengono copiose raccolte sufficienti per una famiglia di sei persone.
La spirulina viene essiccata e polverizzata, quindi circa 10 grammi di questa polvere viene aggiunta sul cibo giornaliero che acquisisce un gusto leggermente più salato . Il risultato eccezionale è che in questo modo gli stessi alimenti tradizionali sono in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze alimentari .
Nessun commento:
Posta un commento