lunedì 23 maggio 2016

John Currin in mostra al Museo Bardini di Firenze


The Penitent, 2004 
Olio su tela / Oil on canvas          
106.7 x 86.4 cm / 42 x 34 inches
Private Collection
© John Currin. Courtesy Gagosian Gallery. Photography by Rob McKeever

Dal 13 giugno  e fino al 2 ottobre, John Currin, tra i più apprezzati artisti del nostro tempo, esporrà i propri dipinti, per la prima volta  per l'Italia, al Museo Stefano Bardini di Firenze. Pittore sofisticato per tecnica e cultura visiva, Currin è conosciuto e apprezzato per ritratti elegantissimi e scene anche lascive interpretate con un ironico, impudico realismo.  Con ambientazioni mai banali e sottintesi sarcastici, e una scelta dei soggetti che ricordano per definizione formale anche la grafica di riviste patinate o pornografiche, l’artista statunitense ha saputo ridefinire la ritrattistica contemporanea. L’interpretazione dell’eros femminile, e della psicologia borghese americana, risulta nelle sue opere quasi surreale o grottesca, estremamente perturbante. L’anatomia sproporzionata, o prospetticamente deformata, l’espressione facciale, altera l’ideale rappresentazione del corpo o del volto femminile rinascimentale.
Nude in a Convex Mirror, 2015    
Olio su tela / Oil on canvas          
Diametro / Diameter: 106.7 cm /42 inches
Private Collection
© John Currin. Courtesy Gagosian Gallery. Photography by Douglas M. Parker Studio

 In questo senso la sua pittura si situa nella scia di Pablo Picasso e di Willem de Kooning piuttosto che su quella di John Singer Sargent o di Edward Hopper.. La sua abilità si manifesta in ritratti eseguiti con pennellate veloci e sprezzanti come in Frans Hals e Édouard Manet  in nature morte eseguite con la perizia calligrafica di un pittore olandese rinascimentale, in tappezzerie e mazzi di rose di una freschezza impressionistica. Ogni suo quadro è anche un omaggio simultaneo alla grande pittura europea e alle sue diverse stagioni: alla pittura rinascimentale (Botticelli e Cranach), a quella manierista (Dosso Dossi e Parmigianino), così come a Tiepolo e Fragonard, a Courbet e Monet, a Magritte e Otto Dix, all’illustrazione pornografica di Giulio Romano e a quella di Paul Emile Becat. .
Bent Lady, 2003      
Olio su tela / Oil on canvas          
121.9 x 96.5 cm / 48 x 38 inches
Courtesy Lindon Gallery  
© John Currin. Image courtesy Gagosian Gallery and Sadie Coles HQ

In mostra saranno presentati una serie di dipinti inediti per l’Italia, scelti dall’artista in dialogo con le straordinarie raccolte di pittura e scultura del Museo Stefano Bardini, grandissimo antiquario e collezionista fiorentino del XIX secolo. Si tratta di ritratti familiari (Rachel, sua moglie, i tre figli Francis, Hollis e Flora), di ritratti allegorici (Flora, The Penitent, The Lobster) e di ritratti muliebri (Bent Lady, Anna, Big Hands), di nudi femminili (Nude in a convex mirror), opere presentate per la prima volta in Italia affiancate a Madonne donatelliane, bronzetti e porcellane, cornici intagliate, dipinti seicenteschi, sculture lignee medievali. Saranno esposti pure alcuni disegni, a ben rappresentare la prodigiosa tecnica di Currin, in dialogo con la “sprezzatura” grafica di Tiepolo e Piazzetta, di cui  al Museo Bardini si conserva una serie assai pregevole di esemplari.  In occasione della mostra, curata da Antonella Nesi e Sergio Risaliti, verrà pubblicato un catalogo (Forma edizioni) con riproduzioni a colori delle opere di John Currin, saggi critici dei curatori e  un’intervista di Angus Cook all’artista.

The Lobster, 2001   
Olio su Tela / Oil on canvas          
101.6 x 81.3 cm / 40 x 32 inches,
Dianne Wallace: New York
© John Currin.  Courtesy Gagosian Gallery

La mostra promossa dal Comune di Firenze, è organizzata dall’associazione Mus.e, in collaborazione con Gagosian Gallery e con il sostegno di Faliero Sarti. 


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