domenica 3 novembre 2013

Artista crea dipinti utilizzando mosche che vomitano sulla tela



Alla creatività non ci sono e non ci debbono essere limiti anche se talvolta  nasce qualche dubbio .
Per lo meno questa volta, guardando un quadro ( sotto esposto ) che l’artista ( sic ) dice di avere realizzato utilizzando mosche allevate a nutrirsi con un mix di acqua colorata con vernici da acquerello e zucchero che le bestiole “vomitano!" su una tela  posta sul cavalletto.  L’originale ed un po’disgustosa idea è venuta  al 35 enne John Knuth  che sembra abbia  fatto con questa tecnica diversi quadri  alcuni anche di grandi dimensioni.






La notizia stupisce ma fino ad un certo punto, perché incuriosito dall’articolo  trovato sul quotidiano londinese Daily Mail  mi sono documentato ulteriormente  cercando  tracce di altre “opere d’arte “ realizzate con sistemi  che qualcuno potrebbe definire  “geniali ma ripugnanti “.

Nel 1995, Damien Hirst ha vinto il premio Turner con una testa di mucca in putrefazione.
Chris Ofili ha anche vinto un  premio nel 1998 per una pittura fatta con sterco di elefante.
Nel frattempo, anche la feci, urine e sangue degli esseri umani sono stati utilizzati anche per creare " pezzi d'arte " in passato.
Forse il più famoso è il cantante Pete Doherty  che ha  utilizzato il proprio sangue per creare una serie di dipinti.
Una mostra del suo lavoro è stata realizzata  nel 2008 dove tra l’altro c’era  un  suo autoritratto ed  una immagine della sua ex fidanzata, Kate Moss, realizzati con questa tecnica  cruenta.

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