domenica 17 marzo 2013

Il Vaticano ed il problema della pedofilia


 




E' di questi giorni la notizia delle dimissioni del cardinale scozzese Keith O’Brien che ha ammesso fino in fondo le sue colpe e chiesto scusa per le molestie sessuali compiute nell’arco di trent’anni.
E' stato costretto in definitiva ad anticipare le sue dimissioni, già previste per ragioni di età per la fine di marzo e ad annunciare che non avrebbe preso parte al conclave.

L'offensiva del Vaticano su queste brutte storie portano oggi alla ribalta l'arcidiocesi cattolica di Los Angeles che ha accettato di pagare quasi 10 milioni di dollari per chiudere per vie extragiudiziarie 4 casi di abusi sessuali di un prete su minori. Questa è la storia in sintesi : l'ex sacerdote Michael Baker della diocesi di Los Angeles incontrò nel 1986 l'allora arcivescovo Roger Mahony e confessò di aver molestato due fratellini per quasi sette anni. Roger Mahony, che in questi giorni era a Roma per il Conclave ordinò a Baker di sottoporsi a terapia psichiatrica in New Mexico ma alla fine il prete fu reintegrato nel suo ruolo sacerdotale e tornò ai soliti sconvenienti comportamenti..
L'avvocato della diocesi Michael Hennigan ha confermato il patteggiamento nei casi in cui è accusato l'ex sacerdote Michael Baker. ( notizie apparse su ANSA del 17 marzo 2013 Pedofilia :diocesi Los Angeles patteggia 10 mln dollari )

Ma non è solo un problema anglosassone è un problema della chiesa mondiale come è già stato messo in evidenza nel simposio “ Verso la Guarigione e il Rinnovamento “ che si svolse dal 6 al 9 febbraio 2012 presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Nell'ateneo dei Gesuiti
alla presenza di delegati, vescovi, monsignori, preti e religiosi, in rappresentanza di 110 conferenze episcopali e i superiori di 30 ordini religiosi si svolse sotto la direzione e coordinamento del cardinaleWilliam Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (l'ex Sant'Uffizio) un' assise senza precedenti durante la quale si ammise che nella Chiesa si è affrontato questo problema con ritardo rendendo noto, tra l'altro, che in 10 anni alla Congregazione sono arrivate denunce per più di 4 mila casi.


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