domenica 13 marzo 2016

Pronti...via ! Si parte per Marte


                                          Il razzo russo Proton che lancerà ExoMars nello spazio





Stamani( 14/03/2016) partirà alle ore 10.30 dalla base russa di Bajkonour la missione spaziale europea ExoMars . Destinazione Marte, il pianeta che sarà raggiunto dopo un volo della durata di oltre 7 mesi.
Per un mese Piazza del Popolo a Roma ospiterà l'installazione dedicata alla doppia missione europea per l'esplorazione del pianeta rosso. Attraverso il maxi-schermo lunedì 14 marzo alle 10:30 sarà possibile seguire in diretta il lancio della spedizione 2016 incaricata di portare su Marte un orbiter e un modulo di atterraggio con a bordo scienza e tecnologia italiane. Diretta streaming su www.AsiTV.it.

  Le cose essenziali da sapere fornite da ASI

"L’Italia, attraverso l’ASI, è il principale sostenitore della doppia missione EXOMARS con il 40% dell’investimento totale. 
La prima missione nel 2016 è costituita da Trace Gas Orbiter (TGO) e Schiaparelli, il modulo di discesa che sosterà sulla superficie marziana. Il TGO, a guida francese, effettuerà uno studio dei gas presenti nell’atmosfera marziana e di eventuali processi biologici o geologici in atto mentre il modulo di discesa, Schiaparelli, a leadership italiana, contenente la stazione meteo Dreams ed altri strumenti, atterrerà su Marte testando, fra l’altro, le tecnologie di atterraggio, elemento chiave per le successive missioni sul pianeta rosso. 
La seconda missione, prevista per il 2018 dispone di un rover europeo e una piattaforma di superficie stazionaria russa. Il rover, a leadership Regno Unito, combina capacità di movimento a quelle di trapanare il suolo fino ad una profondità di 2 metri. L'obiettivo del rover è la ricerca di segni di vita passata o presente grazie all'analisi dei campioni di sottosuolo raccolti. Il modulo stazionario russo trasporta il modulo di discesa su Marte, a guida tedesca. La piattaforma di superficie russa, rilasciato il rover, indagherà l'ambiente circostante.
In sintesi la missione indagherà le tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente marziano e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per le future missioni umane. 
Contributo Italiano
L’ESA ha assegnato all’Italia la leadership principale di entrambe le missioni; oltre alla responsabilità complessiva di sistema di tutti gli elementi, è sempre italiana la responsabilità diretta dello sviluppo del modulo di discesa di ExoMars 2016, denominato Schiaparelli, del drill di due metri che perforerà il suolo marziano per il prelievo di campioni e del centro di controllo da cui il Rover verrà operato.
• La camera, chiamata CaSSIS (Colour and Stereo Scientific Imaging System), è disegnata e realizzata all’Università di Berna con il contributo delll’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova e dell’Agenzia Spaziale Italiana. CaSSIS fornirà coppie stereo ad alta risoluzione e a colori di regioni accuratamente selezionate. Inoltre supporterà gli altri strumenti a bordo di TGO nella ricerca di gas, che possono essere importanti da un punto di vista biologico, come il metano.
• DREAMS (Dust Characterization, Risk Assessment and Environment Analyser on the Martian Surface) suite di sensori per la misura dei parametri meteorologici (pressione, temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, radiazione solare) e del campo elettrico atmosferico in prossimità della superficie di Marte, frutto della collaborazione di ASI con INAF – Osservatorio Astronomico di Napoli e il CISAS di Padova. 
• AMELIA (Atmospheric Mars Entry and Landing Investigation and Analysis), modellistica dell’atmosfera marziana impiegando i dati raccolti dai sensori durante la discesa del lander Schiaparelli sulla superficie marziana. In collaborazione con il CISAS di Padova
• MA_MISS (Mars Multispectral Imager for Subsurface Studies) spettrometro per l’analisi dell’evoluzione geologica e biologica del sottosuolo marziano, inserito all’interno del Drill, che consentirà di analizzare la conformazione della superficie interna della perforazione effettuata dal Drill. In collaborazione con l’INAF-IAPS.
• INRRI (INstrument for landing-Roving laser Retroreflector Investigations) il microriflettore laser realizzato dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

L’Italia e Marte

È stato l’astronomo italiano Giovanni V. Schiaparelli il primo a mappare le caratteristiche della superficie del pianeta rosso nel XIX secolo ed a lui è stato dedicato il modulo di discesa.
Il nostro paese, tramite l’ASI, svolge un ruolo di primo piano nell’esplorazione del pianeta rosso con la missione dell’Agenzia Spaziale Europea, Mars Express, grazie in particolate al radar Marsis e allo spettrometro PFS, ma anche con gli strumenti OMEGA e ASPERA; e con la missione il radar ShaRad, nella missione NASA Mars Reconassance Orbiter.

Il ruolo industriale italiano in ExoMars
L’ESA ha assegnato all’industria italiana, e in particolare a Thales Alenia Space Italia (Thales 67%, Finmeccanica 33%), la leadership principale di entrambe le missioni, oltre alla responsabilità complessiva di sistema di tutti gli elementi. Inoltre è sempre di Thales Alenia Space Italia la responsabilità diretta dello sviluppo della sonda madre (Orbiter) e del lander Schiaparelli, così come del progetto del rover che effettuerà, nel corso della missione 2018, le analisi geologiche e biochimiche di Marte. La Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Finmeccanica fornisce invece sistemi fotovoltaici, unità di potenza e sensori di assetto; contribuisce, per la missione 2016, alla realizzazione dello strumento CASSiS per l’analisi dell’atmosfera marziana e realizza, per la missione 2018, lo speciale drill di due metri che perforerà il suolo del Pianeta Rosso prelevandone campioni alla ricerca di tracce di vita passata o presente. Anche lo sviluppo del centro di controllo di missione e l'infrastruttura che fornirà al centro di controllo del rover le comunicazioni necessarie per condurne le operazioni sono made in Italy, realizzati da Telespazio (Finmeccanica 67%, Thales 33%). 
Un ruolo importante nella missione lo ha anche la società per azioni ALTEC, di proprietà per la totalità da ASI e Thales Alenia Space Italia. Il centro di controllo infatti sarà a Torino in ALTEC."



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