sabato 14 giugno 2008

L'influenza dei maestri fiamminghi nella Firenze del '400





Giovedì 19 giugno 2008 si inaugura ufficialmente una grande mostra alla presenza di molte autorità olandesi ed italiane ,per celebrare l’importanza delle scuole pittoriche dei Paesi Bassi in Italia nel quattrocento , in particolare a Firenze presso la corte dei Medici.

Firenze e gli antichi Paesi Bassi (1430 - 1530)
Tra Jan van Eyck e Raffaello
Palazzo Pitti, Galleria Palatina | 20 giugno - 26 ottobre

La pittura con la tecnica ad olio ottiene in quel periodo grandi risultati con Jan van Eyck , imitata da molti altri maestri del Nord Europa che trovano facile mercato nella Firenze che aveva già accreditato molti suoi emissari commerciali e bancari a Bruges . Questi “fiorentini all’estero “ agirono già in quei tempi da intermediari artistici acquistando opere destinate a dar lustro alle chiese, ai palazzi, alle ville fiorentine, o alle loro proprie abitazioni e cappelle in Firenze e al Nord.
La presenza a Firenze di capolavori di Jan van Eyck, Rogier van der Weyden, Hans Memling, nonché di vari altri maestri degli antichi Paesi Bassi, e in particolare l’opera più celebre e più monumentale, il Trittico Portinari di Hugo van der Goes arrivato nella chiesa di Sant’Egidio nel 1483, ebbe grande risonanza nell’ambiente artistico locale. Dal Beato Angelico e da Filippo Lippi a Botticelli, Leonardo, Perugino e Ghirlandaio, da Lorenzo di Credi a Fra’ Bartolomeo, fino a Raffaello, Andrea del Sarto e Pontormo ebbero modo di apprezzare e confrontarsi con questi nuovi stili pittorici.
La mostra si propone di offrire una panoramica delle opere nederlandesi presenti a Firenze nel periodo 1430-1530, attraverso una scelta mirata di capolavori dei grandi maestri da Jan van Eyck a Luca di Leida, commissionati e acquistati dai banchieri e mercanti fiorentini impegnati per i loro affari a Bruges. La mostra propone insieme una serie di dipinti e miniature di artisti fiorentini contemporanei, per illustrare la risposta (anzi le risposte) degli artisti locali con proprie soluzioni pittoriche ( opere di Andrea del Castagno, del Ghirlandaio, del Botticelli, del Perugino, di Raffaello).
La mostra celebra anche il cinquantesimo anniversario dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte a Firenze ; durante il mezzo secolo della sua esistenza, questa istituzione ha fatto dello studio sistematico dell’arte fiamminga e olandese nei suoi rapporti reciproci con l’arte italiana, una fondamentale e costante componente del suo programma di ricerca.
Il confronto diretto fra capolavori delle scuole pittoriche fiorentine e degli antichi Paesi Bassi nel periodo scelto, che produsse opere tra le massime espressioni della pittura europea, viene proposto per la prima volta con il duplice scopo di verificare l’effettiva realtà dei reciproci influssi ma anche la sostanziale autonomia stilistica delle due scuole.

Pochi giorni dopo , il 25 giugno 2008 sarà inaugurata una seconda mostra agli Uffizi sempre dedicata ai maestri olandesi e fiamminghi dal titolo

Fiamminghi e Olandesi a Firenze
Disegni dalle collezioni degli Uffizi che terminerà il 2 settembre 2008





Con ingresso gratuito si potranno ammirare lavori di Luca de Leida, Jan Gossaert , Pieter Breugel il vrcchio , Bartolomaeus Spranger, Mathijs e Paul Bril , Pietro Paolo Rubens , Anthonie Van Dyck ed altri.

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