sabato 23 gennaio 2016

Il caso Sarri



Il caso Sarri sta mettendo in luce molte e singolari situazioni che dovrebbero essere attentamente studiate per trovare dei validi mezzi di contrasto. Prima di tutto cerchiamo di applicare sempre ed  allo stesso modo la giustizia sportiva . Nel caso degli allenatori di serie A  Mancini e Sarri  il giudice sportivo ha usato un " guanto di velluto" , altre volte ignominose aggettivazioni  in bocca a calciatori ed indirizzate a membri della terna arbitrale od avversari sul campo sono state a malapena redarguite verbalmente oppure pene ben più severe sono state inflitte a squadre di calcio, come è successo all'Unione Sanremo che milita nel campionato di eccellenza che si è vista assegnare dal giudice sportivo la penalizzazione di un punto a causa  di volgari insulti dei suoi tifosi a una guardalinee donna durante la partita Unione Sanremo-Rapallo.
Senza considerare le  multe, talvolta anche 'salate', fatte a società sportive per le ingiurie contro allenatori o presidenti  espresse talvolta con grandi cartelloni o teloni  negli stadi nei quali sono in corso riprese TV nazionali. Il problema è nell'avverbio di tempo 'talvolta 'che dovrebbe essere sostituito con 'sempre'.




Il calcio è lo sport più bello del mondo, il più amato e praticato dai giovani e proprio per questo richiede un assoluto impegno da parte delle autorità preposte alla gestione e controllo di questo ambiente per tenere lontana la violenza (negli stadi e fuori),le scommesse clandestine, il doping. Il primo baluardo in questo impegno nasce dall'atteggiamento  dei presidenti delle società sportive che debbono vigilare attentamente ovviamente sostenuti in questo impegno da tutti coloro, tifosi,sportivi amatoriali e professionisti,politici e forze dell'ordine che vivono ed operano nell'ambiente. Un comportamento fermo ed autorevole che, se applicato sempre e comunque, disinnesca la sindrome di persecuzione che spesso  presidenti,allenatori, arbitri, giocatori e tifosi manifestano  clamorosamente quando la pena viene applicata.

Ed infine ricordiamoci e ricordiamo a  tutti i nostri  amici sportivi che l'ignoranza non può mai essere  considerata un sufficiente giustificativo a comportamenti incivili ed assurdi.

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