martedì 9 ottobre 2012

Due battelli da pesca italiani sequestrati dai libici

In base alle consuetudini internazionali, l'ampiezza delle acque territoriali era stabilita in 3 miglia marine dalla costa (corrispondente alla gittata media dei cannoni), ma alcuni Stati rivendicavano ampiezze maggiori, fino a 200 miglia marine dalla costa. La Convenzione di Montego Bay stabilisce che ogni Stato è libero di stabilire l'ampiezza delle proprie acque territoriali, fino ad una ampiezza massima di 12 miglia marine, misurate a partire dalla linea di bassa marea lungo la costa. Alcuni paesi non hanno accettato questo criterio infatti per esempio Gheddafi tanti anni fa decise unilaterarmente che il Golfo della Sirte, entro il parallelo 32°30', era da considerarsi acque territoriali . Questo parallelo però è posto a ben 300 miglia dalla costa !
Le vicende di questi giorni ci dicono chiaramente che tanti anni sono passati , Gheddafi è morto , in Libia c'è un nuovo governo che si definisce democratico ma nei fatti questo antico e velleitario criterio è sempre applicato ! Ne hanno fatto le spese due battelli da pesca “ Daniela L “ e “ Giulia PG “ partiti da Mazara del Vallo con 14 pescatori a bordo che sono stati intercettati da una motovedetta libica in quelle che per noi sono acque internazionali . Intimati con colpi di arma da fuoco a seguirli nel porto di Bengasi, qui sono stati arrestati. In Toscana si dice : “ anche le pulci hanno la tosse !” Ma possibile che il nostro governo non sia capace di tutelare la vita e gli interessi dei propri cittadini nei confronti di nazioni con un così basso profilo democratico ? Ricordiamoci , a questo punto , anche della detenzione in India dei due militari Italiani.

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