venerdì 7 marzo 2008

Juno un film antiabortista o pro-life ?





L’aborto in Italia è regolamentato dalla legge 194 :

riporto di seguito l’ Articolo 4


Per l'interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito, si rivolge ad un consultorio pubblico istituito ai sensi dell'articolo 2, lettera a), della legge 29 luglio 1975 numero 405 , o a una struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia.


Si vede subito che la legge contiene anche un chiaro messaggio anti-abortista , basta leggere attentamente l’articolo1 :


Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.


Quindi i problemi in questi anni di applicazione della legge sono nati non dallo spirito della legge ma dalla sua applicazione che talvolta ha travalicato i dettami del legislatore.
Penso che pochi sarebbero disposti ad abrogare questa legge per tornare alle pratiche pericolose degli aborti clandestini, ma l’obbiettivo da raggiungere è il pieno rispetto della legge 194 tramite una adeguata informazione pro-life che permetta alla coppia ed alla donna in particolare una presa di coscienza del problema , al di là delle implicazioni di carattere religioso , che quando esistono aiutano caso mai ad una serena riflessione.

Un film del 2007 , Juno , presentato in Italia a ottobre al Roma Film Festival , ha vinto il premio Oscar 2008 per la migliore sceneggiatura originale scritta dalla ex spogliarellista Diablo Cody. Parla appunto di pro-life a testimonianza che questo è un problema sentito anche oltre oceano e ben distante dal cupolone di San Pietro , senza che vi siano partiti politici in odore di restaurazione anti-abortista.
Molto semplicemente la 16enne Juno Macguff , interpretata dalla bravissima Ellen Page, scopre di essere rimasta incinta del suo migliore amico, Paulie Bleeker. Dopo aver preso in considerazione la possibilità di abortire, cerca con l'aiuto della sua migliore amica una coppia che possa adottare il suo futuro bambino.
La storia è semplice , pulita , cristallina , senza risvolti morbosi e implicazioni religiose ; la famiglia della ragazza e tutto l’ambiente che la circonda mantiene un atteggiamento positivo tanto da promuovere nella ragazza una vera scelta : favorire lo sviluppo di una vita senza essere madre. Perché questo è il vero nodo da valutare e superare : favorire lo sviluppo di una nuova vita senza , in certi casi estremi , essere sopraffatti dalle responsabilità ed impegni morali ed economici connessi con lo stato di madre.
Non è certo una soluzione ! Ma la vita può portare agli affetti la morte a nulla.

Il film sarà disponibile nelle sale cinematografiche italiane dal giorno 4 aprile 2008.

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