La Soprintendenza BAPSAE di Lucca e Massa Carrara organizza, in collaborazione con il Musée du Petit Palais di Avignone e il CICRP (Centro Interregionale per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio) di Marsiglia, e grazie ai contributi della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la mostra “Pittori a Lucca al tempo di Paolo Guinigi. Battista di Gerio in San Quirico all'Olivo” dal 6 luglio 2012 al 6 gennaio 2013 al Museo Nazionale di Villa Guinigi.
L’esposizione sarà allestita all’interno del percorso museale nella sezione dedicata al Gotico e al Rinascimento, offrendo al visitatore non solo l’occasione di vedere la mostra, ma anche di visitare il Museo di Villa Guinigi, la grandiosa residenza estiva voluta da Paolo Guinigi, signore di Lucca dal 1400 al 1430, nella zona suburbana dei borghi di Levante della città (fuori della cerchia muraria medievale): per tale motivo è previsto il libero ingresso al Museo Nazionale di Villa Guinigi e alla mostra per l’intero periodo dell’evento.
La signoria di Paolo fu caratterizzata da un grande fervore artistico e culturale grazie alla volontà di creare a Lucca una corte ricca e fiorente, secondo i modelli che aveva potuto apprezzare oltralpe, durante i soggiorni all’estero, da Londra alle Fiandre.
Il suo impegno nella mediazione politica in campo internazionale, nell’incoraggiamento del commercio, delle attività finanziarie e della produzione artistica, potenzierà il ruolo che Lucca già aveva quale straordinario e raffinato coacervo culturale, dove molti artisti trovarono un fertile campo d’azione per intraprendere il personale percorso stilistico.
Analogamente a quanto avvenne in campo edilizio, l’ ”apertura” di Paolo favorì un eccezionale dibattito di artisti non solo locali che, transitando in città, lasciarono qui una traccia indelebile. Il Signore si circondò di personaggi di alto spessore culturale, sostenitori di quell’umanesimo che proprio allora andava sbocciando; il fiorire degli studi umanistici fu promosso attraverso una diffusa passione per i libri e la lettura. Paolo Guinigi tenne in sostanza il passo con le tendenze artistiche in voga al di fuori dei confini del suo piccolo dominio, determinando una nuova fase di grande fioritura delle artia Lucca.
I pittori Spinello Aretino, Giuliano di Simone, Angelo Puccinelli, Gherardo Starnina,Priamo della Quercia, Borghese di Pietro Borghese, divengono la sintesi di quel fertile dibattito culturale che al tempo di Paolo Guinigi contribuì alla crescita stilistica di Battista di Gerio, artista pisano di nascita e documentato tra Pisa e la lucchesia dal 1414 al 1418, nella cui pittura - ancora carica dei ritmi tardogotici e dei linearismi eleganti di Gherardo Starnina e del portoghese Alvaro Pirez - si notano accenni e timide aperture verso la cultura fiorentina emergente, da Beato Angelico a Masaccio.
Fulcro della mostra è la ricomposizione del trittico realizzato nel 1417 da Battista di Gerio per la Chiesa di San Quirico all’Olivo, oggi di proprietà privata e chiusa al culto, le cui parti furono disperse tra Lucca, Avignone e Philadelphia. Si tratta della Madonna in trono con Bambino, in collezione Johnson del Philadelphia Museum of Art, che costituiva la parte centrale dell’opera (che, a causa del cattivo stato di conservazione, non potrà essere spostata da Philadelphia, ma sarà sostituito da una riproduzione in scala 1/1); dei Santi Giuliano, Luca e un donatore, acquistato nel 1980 dal Musée du Petit Palais di Avignon, che occupava il lato sinistro del trittico; della tavola raffigurante I Santi Quirico, Giulitta e
Sisto Papa, acquistata nel 1999 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e destinato al Museo Nazionale di Villa Guinigi di Lucca, che impegnava l’ala destra.
Ripercorrendo le vicende dell’autore, la mostra illustra, tramite pannelli didattici e audio-visivi, le tecniche esecutive, le indagini analitiche ed i restauri eseguiti parallelamente, sulle rispettive tavole, dal Laboratorio di Restauro della Soprintendenza BAPSAE di Lucca e Massa Carrara e dal CICRP (Centro Interregionale per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio) di Marsiglia, in collaborazione con il Musée du Petit Palais del Comune di Avignone (dove, dal 18 febbraio al 2 luglio 2012 il trittico ricomposto è in esposizione, in occasione della mostra “Peindre en Toscane entre Gothique et Renaissance”).
ORARI DELLA MOSTRA:
Dal martedì al sabato, 8.30-19.30 (ultimo ingresso ore 19.00).
Domenica e festivi 8.30-13.30 (ultimo ingresso ore 13.00). Chiuso il lunedì.
In occasione dell’iniziativa, è previsto il libero ingresso alla mostra e al Museo Nazionale diVilla Guinigi.
Per informazioni e per le visite guidate, si consiglia di telefonare al numero tel. 0583/496033 oppure consultare il sito www.luccamuseinazionali.it e la pagina di facebook Musei Nazionali Lucca.
Pittori a Lucca al tempo di Paolo Guinigi. Battista di Gerio in San Quirico all'Olivo è organizzata grazie ai contributi della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
I Musei Nazionali di Lucca
Le collezioni dei Musei Nazionali di Villa Guinigi e di Palazzo Mansi rappresentano due momenti complementari della storia culturale lucchese. Entrambi hanno sede in due prestigiose dimore situate entro la cerchia muraria tardo-rinascimentale, e oggi costituiscono un unico sistema museale, contenitori ideali di numerose iniziative culturali rivolte a cittadini e turisti, appartenenti a tutte le fasce di età, promosse dalla Soprintendenza BAP SAE di Lucca e Massa Carrara (spettacoli, conferenze, visite guidate, percorsi didattici, mostre).
Il Museo Nazionale di Villa Guinigi è da considerare Museo della città e del territorio, grazie a una delle più ricche e interessanti raccolte d’arte prodotte per la città, ad iniziare dai reperti provenienti dal territorio risalenti alle prime popolazioni fino al Settecento, da artisti lucchesi o stranieri operanti a Lucca per la committenza ecclesiastica e laica.
Il percorso espositivo del Museo Nazionale di Palazzo Mansi “prosegue” idealmente quello di Villa Guinigi: dal 1616 dimora cittadina della famiglia Mansi, dal 1977 Museo Nazionale, a seguito dell’acquisto dell’edificio negli anni ’60 da parte del Ministero. Il museo-residenza si disloca dal piano terra (appartamenti estivi dei vari membri della famiglia), per proseguire al piano nobile dove, oltre ai saloni di rappresentanza, è ospitata la Pinacoteca, formata dai dipinti (XVI-VIII secolo) donati alla città nel 1847 da Leopoldo II di Lorena dopo l’annessione di Lucca al Granducato di Toscana (tra gli altri, Pontormo,
Beccafumi, Bronzino, Veronese, Tintoretto, Salvator Rosa, Luca Giordano, Borgognone, Paul Bril). Al secondo piano si trova invece la sezione che accoglie le opere dell’800 e del ‘900.
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