Il blog della famiglia Guidi Mauro di Livorno non ha scopi commerciali ma è solo la testimonianza di una famiglia livornese.
martedì 24 aprile 2012
Viva l'Italia dei segni , dei gesti e dei discorsi . Ma quando i fatti ?
Le tappe del Giro d'Italia 2012
Sabato 5 maggio parte il Giro d'Italia edizione 2012 con la prima tappa a cronometro di 8,7 km non a Roma , Milano , Palermo o Cagliari . Troppo facile e scontato , quasi provinciale. Parte da Herning . Nonno non è nel Tirolo è in Danimarca ! “ Ca..o hanno sbagliato strada ? “ dice l'arzillo vecchietto che ha però ha un sussulto di perplessità quando vede che la seconda tappa di domenica 6 maggio è ancora a Herning ( partenza ed arrivo ) ,questa volta però con una pedalata di 206 km. Ma un rantolo straziante esce dalla bocca del nonno ( moccoli irripetibili ) quando legge su un giornale tutto rosa che mi ricorda “un'Italia che fu” che lunedì 6 maggio la tappa di 109 km si svolgerà su un tracciato che va da Horsen a Horsen. Dice nonno : “ come mai hanno rotto i coglioni tutto l'anno con l'anniversario dell'Unità d'Italia e poi il Giro che di fatto ha contribuito con il maestro Manzi e Mike Bongiorno quanto Garibaldi alla formazione dello stato italiano se ne va in Danimarca ? “
Un altro mastodontico problema affligge ormai il mondo del ciclismo ( non solo italiano ) , basta pensare alla notizia di pochi giorni fa che ha sancito la fine di una brillante carriera sportiva di un atleta che sembrava uno dei talenti più promettenti dell'ultima generazione del ciclismo italico : Riccardo Riccò. L'emiliano è stato infatti squalificato per 12 anni dal Tribunale nazionale antidoping che ha accolto la richiesta della corrispondente Procura del Coni. Riccò era stato accusato di emotrasfusione.
Parte il Giro d'Italia e ci si aspettava un cenno , un monito o qualche provvedimento più sicuro per scoraggiare nuove pratiche truffaldine connesse con il doping. Immediata è stata questa volta la risposta: al via la nuova campagna "Borracce trasparenti" contro il doping nel ciclismo .Uno spot radiofonico, uno televisivo e 50mila borracce di plastica trasparenti accompagneranno le tappe del Giro d'Italia per sensibilizzare appassionati, ciclisti professionisti e amatoriali e semplici curiosi contro l'uso del doping.
Ma ci faccia il piacere ! Qui ci vogliono fatti e non discorsi . Alla base dell'italico pensiero ( politico in particolare ) sembra ormai che ci sia solamente la ricerca di simboli e non di pratici interventi miranti alla efficace risoluzione dei problemi. Sportivi e no .
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