Il blog della famiglia Guidi Mauro di Livorno non ha scopi commerciali ma è solo la testimonianza di una famiglia livornese.
domenica 28 novembre 2010
Roberto Michelucci , un artista livornese dimenticato .
Roberto Michelucci , un artista livornese dimenticato .
domenica 21 novembre 2010
Ghirlandaio :una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci
sabato 20 novembre 2010
Milano Danza Expo : sabato 26 novembre 2010 Serata di Gala
Parco Esposizioni Novegro – Milano Linate Aeroporto
Segrate-Milano, 26-28 Novembre 2010
Sabato 26 novembre 2010 ore 21 una stupenda sfilata di stelle nella esclusiva Serata di Gala di Milano Danza Expo con la Carmen di Luciana Savignano . Interverranno : Beatrice Carbone, Letizia Giuliani, Francesco Marzola e Sala Loro, Ilenia Montagnoli e Tommaso Renda, la Compagnia Pier Lombardo Danza e molti altri straordinari interpreti della danza e dello spettacolo.
Annunciato nella conferenza stampa di presentazione, Luciana Savignano riceverà, durante la Serata di Gala il Premio all’artista e alla donna firmato da “Caprice de Capri” di Dolores Volato Scuotto.
venerdì 19 novembre 2010
Quando i gitani erano ramai , calderai, domatori di cavalli ed orsi.
particolari ingranditi
Le donne leggevano la mano , toglievano il malocchio e riuscivano a fare guarire rapidamente i fastidiosi orzaiuoli agli occhi con caratteristici riti.
Un vecchio quadro ( olio su tavoletta cm 23x35) dell'ottocento del maestro Dino Banchelli ci ricorda la vita di una famiglia gitana accampata alla periferia di Livorno con i loro caratteristici carri in legno ( oggi sostituiti dalle roulotte )trainati dai cavalli .
A Livorno mostra di Franco Gentilini
La Galleria Guastalla Centro Arte, con la collaborazione dell'Archivio Gentilini di Roma, presenta una mostra antologica dell'artista Franco Gentilini nella ricorrenza dei 100 anni dalla nascita, dopo il successo della grande esposizione realizzata in occasione di questo evento al Museo della Permanente a Milano.
Cenni biografici :
Gentilini ( Faenza 1909-Roma 1981 ) è considerato uno dei maggiori artisti figurativi italiani del novecento. Le sue opere, sempre contese dai collezionisti, sono presenti in importanti musei e raccolte pubbliche tra cui la Galleria degli Uffizi a Firenze, i Musei Vaticani, la Pinacoteca Comunale di Faenza, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione a Parma, la Galleria nazionale d'arte moderna ePalazzo Montecitorio a Roma. Per celebrare il centenario della nascita dell'artista si sono svolte diverse retrospettive in spazi pubblici (Museo Pericle Fazzini di Assisi e Museo della Permanente di Milano).
GUASTALLA CENTRO ARTE
Via Roma, 45 - 57126 LIVORNO
TELEFONO E FAX: 0586 808518 / 813514
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domenica 7 novembre 2010
Il pittore Arturo Vermi in mostra alla Galleria Peccolo di Livorno
13 novembre/10 dicembre 2010
ARTURO VERMI
opere 1959-1984
(diari, paesaggi, presenze, inserti, frammenti )
Galleria Peccolo : Piazza della Repubblica,12 Livorno
Arturo Vermi (Bergamo 1928-Paderno d'Adda 1988) di formazione autodidatta, rivela nelle prime esperienze pittoriche, datate 1950, un afflato con l'Espressionismo tedesco. Nel 1956, entrando in contatto con le istanze innovatrici che gravitano intorno al quatiere di Brera a Milano, il suo lavoro muove verso un ambito informale: in questo periodo conosce Costantino Guenzi. Dal 1959 soggiorna per un biennio a Parigi dove frequenta diversi ateliers, in particolare quelli di Luigi Guadagnucci, André Blok, Szabo e Ossip Zadkine. Nella capitale francese si lega con affettuosa amicizia a Beniamino Joppolo. Nel 1961 torna a Milano dove con Ettore Sordini e Angelo Verga fonda il Gruppo del Cenobio, integrato poi da Agostino Ferrari, Alberto Lucia e Ugo La Pietra. Nel 1964 risiede al Quartiere delle Botteghe di Sesto San Giovanni dove con altri pittori fra cui Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Carnà, Lino Marzulli e Lino Tiné cerca di riportare nella vita quotidiana le esperienze artistiche. Contemporaneamente, con un contratto che lo impegna per una lunga serie di esposizioni, si lega all'architetto Arturo Cadario. Nel 1967 frequentando Lucio Fontana approfondisce quel concetto di spazio che successivamente rifluirà nella propria opera. Il 1975 definito da Vermi anno "Lilit", è pietra miliare sia nella sua vita che nel suo lavoro: ha infatti inizio quella proposta di felicità che lo porterà alla redazione del primo numero di "Azzurro" e del "Manifesto del Disimpegno". Trasferitosi a Verderio, in Brianza, nel medesimo anno il Ministero della Pubblica Istruzione commissiona un documentario sulla sua opera da utilizzarsi quale supporto didattico per le scuole superiori. Nel 1978 riprende e amplia tematiche e concetti espressi nel "Manifesto sul Disimpegno": un secondo numero di "Azzurro" viene distribuito nel corso della Biennale di Venezia. Lo stesso anno imposta quel lavoro di orbamento e rifruizione che poi confluirà nel ciclo di grandi tele "Com'era bella la Terra". Nel 1980 progetta e incide "La Sequoia", una sorta di comandamenti che, l'anno successivo nel corso di un viaggio in Egitto con Antonio Paradiso e Nanda Vigo, restituirà a Mosé sul monte Sinai. Nello stesso anno il suo lavoro s'incentra sulla suite "I Colloqui "che presagirà l'avvento di un'opera di felicità: "L'Annologio".
lunedì 1 novembre 2010
Marcello Landi : un poeta, un pittore , un artista.
Marcello Landi (Cecina (LI) 1916 – Roma, 1993) è stato un pittore e poeta italiano.
Nel 1948 sottoscrisse, insieme al poeta Guido Favati e ai pittori Voltolino Fontani, Angelo Sirio Pellegrini, Aldo Neri, il Manifesto dell'Eaismo partecipando alle esposizioni del gruppo eaista nel 1949 alla Casa Dante di Firenze, nel 1953 alla Casa della Cultura di Livorno e nel 1959 alla galleria Pascucci di Grosseto..
Gli anni cinquanta furono anche anni di intensa attività letteraria, che culminarono con la vittoria al premio di poesia "Città di Firenze" (1955) e al premio di poesia "Cittadella" (1956)
Negli anni sessanta formò con il pittore Voltolino Fontani e Angelo Sirio Pellegrini il gruppo pittorico de "Gli Ultimi" ed iniziò ad esporre in modo continuativo a Bottega d’Arte di Livorno, svilluppando una pittura a forte impronta spirituale. Nel 1970 vinse il premio di poesia "Montebelluna" e nel 1983 il "premio letterario nazionale" di Pisa. Nel 1977 si trasferì da Livorno a Roma. Nello stesso anno, in suo onore, venne organizzato a Livorno il "premio nazionale di poesia Marcello Landi", che durerà fino al 2001.
Gli ultimi anni della sua vita furono molto difficili: la salute malferma e alcuni problemi psichici rallentarono fatalmente la sua attività, fino alla morte.
Livorno rimase sempre nel suo cuore , per questo riporto una sua poesia che sottolinea in maniera struggente questo suo sentimento:
LIVORNO MIA
( Agli amici che non vedo più, a quelli perduti, allontanati,scomparsi.)
Siete rimasti laggiù
agli Scogli della Regina
e tornate dal fondo
tra rose e tamerici
e chiamate,chiamate
forse il Dio dei nostri orizzonti.
Ci rivedremo,
sulla terrazza d'oro
quando la Luna
trafuga i bastimenti,
là vi ho lasciato,
ora non trovo che fantasmi
che mi portano l'alghe
dei ricordi: siete rimasti
a guardare le barche
che sanno il fondo del mare
e le strade del cielo.
Livorno mia
non mi dimenticare,
ti ho tradito una volta
come un soldato nero
che più non apparteneva
a questo mondo.
Livorno mia,
ero un soldato nero
che porta una croce
Marcello Landi
Marcello Landi : un poeta, un pittore , un artista.
Marcello Landi (Cecina (LI) 1916 – Roma, 1993) è stato un pittore e poeta italiano.
Nel 1948 sottoscrisse, insieme al poeta Guido Favati e ai pittori Voltolino Fontani, Angelo Sirio Pellegrini, Aldo Neri, il Manifesto dell'Eaismo partecipando alle esposizioni del gruppo eaista nel 1949 alla Casa Dante di Firenze, nel 1953 alla Casa della Cultura di Livorno e nel 1959 alla galleria Pascucci di Grosseto..
Gli anni cinquanta furono anche anni di intensa attività letteraria, che culminarono con la vittoria al premio di poesia "Città di Firenze" (1955) e al premio di poesia "Cittadella" (1956)
Negli anni sessanta formò con il pittore Voltolino Fontani e Angelo Sirio Pellegrini il gruppo pittorico de "Gli Ultimi" ed iniziò ad esporre in modo continuativo a Bottega d’Arte di Livorno, svilluppando una pittura a forte impronta spirituale. Nel 1970 vinse il premio di poesia "Montebelluna" e nel 1983 il "premio letterario nazionale" di Pisa. Nel 1977 si trasferì da Livorno a Roma. Nello stesso anno, in suo onore, venne organizzato a Livorno il "premio nazionale di poesia Marcello Landi", che durerà fino al 2001.
Gli ultimi anni della sua vita furono molto difficili: la salute malferma e alcuni problemi psichici rallentarono fatalmente la sua attività, fino alla morte.
Livorno rimase sempre nel suo cuore , per questo riporto una sua poesia che sottolinea in maniera struggente questo suo sentimento:
LIVORNO MIA
( Agli amici che non vedo più, a quelli perduti, allontanati,scomparsi.)
Siete rimasti laggiù
agli Scogli della Regina
e tornate dal fondo
tra rose e tamerici
e chiamate,chiamate
forse il Dio dei nostri orizzonti.
Ci rivedremo,
sulla terrazza d'oro
quando la Luna
trafuga i bastimenti,
là vi ho lasciato,
ora non trovo che fantasmi
che mi portano l'alghe
dei ricordi: siete rimasti
a guardare le barche
che sanno il fondo del mare
e le strade del cielo.
Livorno mia
non mi dimenticare,
ti ho tradito una volta
come un soldato nero
che più non apparteneva
a questo mondo.
Livorno mia,
ero un soldato nero
che porta una croce
Marcello Landi
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