Il blog della famiglia Guidi Mauro di Livorno non ha scopi commerciali ma è solo la testimonianza di una famiglia livornese.
mercoledì 6 gennaio 2010
George Catlin , il pittore dei pellirossa.
Da piccolo ,anche leggendo le strisce dei fumetti , si capiva che gli Indiani d’America erano un popolo di “ sfigati “.
Nelle epiche battaglie nelle vaste pianure dell’Ovest vincevano sempre inesorabilmente “ i bianchi “. Loro erano comunque e soltanto i cattivi , brutti , sporchi , analfabeti ed un poco stupidi che si opponevano alla grande civiltà dell’uomo bianco : per questo è facile intuire che non ebbero mai vita facile anche gli artisti che cercarono di documentare all ‘epoca “ la verità “ di questo grande popolo della Terra . Non solo .
Prima di papa Wojtyla la Chiesa , pur professandosi universale , sotto sotto era la “ parrocchia italiana “ con aperture verso gli altri paesi europei e tutti gli altri paesi del mondo. Erano passati secoli , ma il Papa era sempre
Italiano . Dopo il papa polacco ,ecco il papa tedesco ed auguriamoci a seguire anche altri papi extraeuropei.
La stessa cosa capita nel parlare di pittura : i confini geografici spesso si fermano al continente europeo.
Per questi motivi, sopra rapidamente proposti, voglio parlare di un artista americano , George Catlin , che con stupendi quadri ha documentato al mondo intero come erano gli Indiani d’America prima dell’arrivo dell’uomo bianco.
Nacque a Wilkes- Barres , il 26 luglio 1796 e morì a New York il 23 dicembre1872 . Dopo avere svolto altre attività si dedicò alla pittura e dal 1830 si trasferì assieme alla moglie, a St.Louis che fu il punto di partenza di ogni suo futuro viaggio nella "terra selvaggia". Qui incontrò il generale e grande esploratore William Clark che assieme a Meriwether Lewis lo precedettero nei viaggi e nella scoperta della grande pianura indiana e delle sue genti,dove Catlin realizzò centinaia di ritratti di scene di vita Indiana e dei più famosi capi Indiani esistenti a quell'epoca .
La sua collezione di quadri si trova ora allo Smithsonian Institute, Washington D.C.; al Joslyn Art Museum, Omaha, Nebraska; al Gilcrease Institute, Tulse, Oklahoma, e all'American Museum of Natural History, New York, ma George Catlin non fu apprezzato sufficientemente dai propri contemporanei .
In realtà il pittore sperava ,con mostre e conferenze , di suscitare nel pubblico l’ammirazione per lo splendore del mondo dei pellirosse ormai al tramonto, ma questo non successe e le documentazioni proposte dal pittore sulla civiltà indiana furono considerate delle falsità . Per questo motivo nel 1838 fu proposto al Congresso americano l’acquisto della collezione Catlin per collocarla in un museo nazionale , ma l’iniziativa non ebbe successo . Il pittore deluso lasciò gli States per fare conoscere la propria pittura ed il mondo dei pellirossa all’Europa , ma non ebbe mai fortuna e dopo essere tornato a New York , morì deluso e pieno di debiti a 74 anni.
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