domenica 24 gennaio 2010

Archeologia Pubblicitaria.


Pubblicità anno 1964

La pubblicità è quella forma di comunicazione a pagamento diffusa , tramite la televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la posta, Internet ,da operatori economici che tende in modo intenzionale e sistematico a influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui in relazione al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.
La pubblicità ha radici antiche, almeno sotto forma di propaganda. A Pompei si possono leggere ancora oggi delle scritte, sui muri delle case romane distrutte dal vulcano nel 79 d.C., che invitano i passanti a votare per un certo candidato alle elezioni politiche. Ma di pubblicità vera e propria si può parlare solo dopo l'invenzione della stampa. Il primo annuncio pubblicitario si fa risalire al 1630 e apparve su un giornale dell'epoca: si trattava di una semplice inserzione che richiamava il nome del prodotto. Con la rivoluzione industriale,con l'aumento della produzione di merci e con lo sviluppo del consumismo si è imposto poi il modello pubblicitario che noi conosciamo: il prodotto di una scienza che usa tecniche raffinate e si avvale dell'apporto di psicologi, artisti, disegnatori e registi famosi. È un fenomeno che coinvolge masse enormi di persone ed è un'industria che investe ingenti capitali, impiega intelligenze sopraffine e dà lavoro a milioni di persone .
In questa rubrica voglio presentare semplicemente alcuni suggerimenti pubblicitari editi su vecchi giornali di molti anni fa . certe volte possono ricordare marche di prodotti che ancora oggi esistono in altre versioni , oppure non ci sono più sul mercato.


Pubblicità anno 1964



La finalità è doppia : prima di tutto quella artistica , valutando l’effetto grafico , cromatico , ecc. ,la seconda di pura curiosità esistenziale nel paragonare i prodotti di un tempo con quelli odierni.

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