lunedì 3 luglio 2017

Il busto di Modigliani, opera di Vitaliano De Angelis, trasferito all'Attias


Livorno può vantare a livello nazionale ed internazionale una quantità elevatissima di artisti di eccellente livello fra i propri cittadini che rappresentano un vanto per tutti ed un forte richiamo turistico per la città.

Amedeo Modigliani ( (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920)  ) il famosissimo pittore e scultore  ha la propria casa natale in via Roma ,38   e lo scultore Vitaliano de Angelis (Firenze 1916-Livorno2002) fiorentino di nascita ma livornese di adozione, considerato uno dei più grandi maestri della scultura europea,  ha realizzato nel 1955 un  busto artistico di  Modì collocato nel parco di Villa Fabbricotti. 
 
 




L'attuale amministrazione pubblica della città di Livorno ha approvato e realizzato Il progetto di trasferimento del busto con il duplice scopo di inserire un arredo urbano in sintonia con la vicina piazza Attias ma, soprattutto, dare maggiore visibilità all'opera scultorea, richiamando l'attenzione di cittadini e turisti sul grande  artista proprio a pochi passi dal luogo dove ebbe i natali nel 1884.

La ricollocazione del busto di Modigliani in una zona centrale della città, rappresenta un doveroso riconoscimento a due grandi artisti, da una parte Vitaliano De Angelis maestro del '900, fiorentino di nascita ma livornese d'adozione, dall'altra Amedeo Modigliani, di cui festeggeremo a giorni il 133° compleanno,  la cui vita e le cui opere sono legate a doppio filo a Livorno che gli ha dato i natali, dove è cresciuto e dove ha mosso i  suoi primi passi da artista - così l'assessore Francesco Belais - La nuova collocazione accanto alla sua casa natale, oltre a rendere più visibile la scultura, ne farà un sicuro punto di riferimento per tutti quei cittadini e turisti che vogliono avvicinarsi al genio artistico di questo grande personaggio celebrato in tutto il mondo e che è volontà di questa Amministrazione valorizzare al meglio”.

Il basamento che sorregge il busto è rivestito in lastre di travertino, con una banda centrale avvolta da lamiera verniciata di un rosso acceso che, in un campo prospettico d’insieme, richiama il rosso della grande “A” di Renato Spagnoli di piazza Attias. La medesima tonalità è ripresa anche in alcuni inserti della nuova pavimentazione in pietra artificiale color grigio e dallo schienale in lamiera della panchina, con seduta in granito, che sarà collocata a poca distanza dal busto entro la fine del mese di luglio.

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