domenica 27 aprile 2014

Quattro voci a confronto : i Masini

Guglielmo Masini  - basso



Probabilmente ha fatto il suo debutto nel 1920. Nel 1923 è apparso al Teatro Carcano di Milano, come Mefistofele nel Faust''''. L'anno successivo, era a Malta, dove ha cantato in'' Rigoletto'','' Faust'','' Gioconda'' e'' Boheme''. Nel 1925 guested a Bologna e ha cantato al Teatro Verdi di'' Forza del Destino di Verdi''. Poi ha fatto apparizioni in Cairo e Nizza. Masini terminato la sua carriera, probabilmente nel 1940.

Ho trovato questo piccolo brano  del 1928 da il Trovatore di G. Verdi

  la voce di Guglielmo Masini





Angelo Masini –tenore




Angelo Masini (Terra del Sole, 28 novembre 1844 – Forlì, 28 settembre 1926) è stato un tenore italiano.

Di famiglia modesta, scoprì la vocazione per il canto fin da bambino. Costruì la propria voce tenorile grazie all'insegnamento della cantante Gilda Minguzzi, a Forlì.
Dopo il debutto, da ventitreenne, a Finale Emilia (nella Norma di Vincenzo Bellini), negli anni seguenti si segnalò a Bologna (nel Dom Sébastien di Gaetano Donizetti) e per il successo con l'Aida a Firenze nel 1874.

L'anno seguente trionfò con la tournée del Requiem di Giuseppe Verdi, che eseguì a Parigi, Londra e Vienna. Soprannominato il "Tenore angelico", cantò per sedici stagioni a Mosca e ventisette a San Pietroburgo.

L'ultima interpretazione fu nel 1905, ne Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.

Morì a Forlì il 28 settembre 1926.

Grazie a un suo generoso lascito è stato fondato il Liceo musicale di Forlì.

La voce pulitissima e il repertorio vastissimo (si parla di 107 ruoli) fecero di Angelo Masini uno dei sommi tenori della sua epoca. Giuseppe Verdi disse di lui: "È la voce più divina che abbia mai sentito: è proprio come un velluto".

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Galliano Masini – tenore



(Livorno, 7 febbraio 1896 – Livorno, 15 febbraio 1986)

Terzogenito di Menotti, pastaio, e di Rosa Sperti, all'età di otto anni abbandonò gli studi per tentare i più disparati mestieri, prima d'iniziare la carriera di cantante.

A diciotto anni entrò, inizialmente come baritono, nella società corale cittadina Costanza e Concordia, con la quale partecipò come corista alla mascagnana Parisina, andata in scena tra il febbraio e il marzo del 1914 al Teatro Goldoni di Livorno . Dopo il servizio militare e la Grande Guerra continuò a cantare nel coro, finché, nel 1920, l'indisposizione d'un tenore gli consentì di affrontare una piccola parte nella Lodoletta di Pietro Mascagni.

Il successo fu tale che Masini decise di recarsi a studiare a Milano sotto la guida del maestro Giovanni Laura. Il suo debutto ufficiale avvenne però il 24 dicembre 1924 nella Tosca di Giacomo Puccini, sempre al Teatro Goldoni. Due anni dopo, alla fine del 1926, cantò ne L'amico Fritz a Firenze, sotto la direzione di Pietro Mascagni. Nonostante questa esperienza non fu delle più felici, anche a causa di dissapori con Mascagni, l'attività di Masini non subì rallentamenti e gli fece guadagnare rapidamente la stima di compositori e direttori d'orchestra come Riccardo Zandonai, Gino Marinuzzi e Umberto Giordano.

Nel 1928 Masini ottenne anche il primo contratto all'estero con La bohème a Lisbona. Il sodalizio con Zandonai lo condusse a prodursi in "Giuliano" al Teatro Carlo Felice di Genova il 15 febbraio 1929, quindi a Pisa il 13 marzo di quello stesso anno in Francesca da Rimini al fianco di Carmen Melis. Fu l'inizio della grande stagione di Galliano Masini che nel novembre di quell'anno aggiunse alle sue referenze il Teatro Adriano di Roma, dove cantò in Lucia di Lammermoor, nella Bohème, in Madama Butterfly e nella Traviata. La sua crescente popolarità segnò anche la riconciliazione con Mascagni, che gli permise di dare una memorabile interpretazione di Turiddu nella sua Cavalleria rusticana il 25 maggio 1930 al Teatro Colón di Buenos Aires. Da allora furono numerosi gli incontri professionali tra i due, destinati a sfociare, nel 1940, in una serie di recite di Cavalleria rusticana in occasione del cinquantenario della "prima".

Alla fine degli anni trenta anche il cinema notò il volto ruvido e penetrante di Masini, offrendo al tenore una partecipazione nel film Regina della Scala di Guido Salvini e Camillo Mastrocinque (1936), con il soprano Margherita Carosio, alla quale seguì, due anni dopo, un ruolo da protagonista in Stella del mare di Corrado D'Errico, che lanciò Masini anche come interprete di canzoni.

Già in età avanzata ma con lo slancio di un giovane il 16 aprile 1955 si decise a debuttare nell'Otello di Giuseppe Verdi a Livorno. Si ritirò definitivamente dalle scene due anni dopo, cantando per l'ultima volta il 27 e il 28 giugno 1957, sempre a Livorno, nella Tosca e nei Pagliacci.

Galliano Masini si spense nella sua villa di Livorno il 15 febbraio 1986, una settimana dopo aver festeggiato il suo novantesimo compleanno.




Cesare  Masini – tenore
Fratello di Galliano Masini

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