La Chiesa di San Lorenzo a Firenze, è la più antica della capoluogo toscano essendo consacrata per la prima volta nel 393 dopo Cristo da Sant’Ambrogio, all’epoca vescovo di Milano, e dedicata a San Lorenzo Martire.
Nel corso dei secoli la struttura è stata più volte modificata, fino ad arrivare alla sua attuale configurazione. I più grani rifacimenti sono avvenuti nel 1059 , quando fu nuovamente consacrata, e nel 1400 su commissione della famiglia fiorentina De’ Medici che voleva far diventare la Chiesa di San Lorenzo la Basilica di famiglia . Il lavoro fu assegnato al Brunelleschi che fece il progetto poi realmente portato quasi a termine da Antonio Manetti tanto che ancora oggi è evidente che la facciata è incompleta . Sembra che esistano documenti che attestano l’esistenza di un progetto a firma del grande Michelangelo Buonarroti mai realizzato : questo è il famoso Modello in legno (216x283x50cm) realizzato su progetto di Michelangelo e conservato a Casa Buonarroti.
Nella Sagrestia Nuova della chiesa vi sono conservate le tombe di Lorenzo il Magnifico e di Giuliano dei Medici, progettate e realizzate quasi del tutto da Michelangelo in persona.
I lavori iniziarono nel 1521 e furono interrotti nel 1527 per la cacciata dei Medici e la restaurazione repubblicana, per essere infine ripresi nel 1530, quando Michelangelo, dopo essersi schierato pubblicamente per la Repubblica Fiorentina contro i suoi committenti Medici, fu riaccolto dalla famiglia Medici a condizione di mettersi al loro servizio, prima di tutto terminando i progetti in San Lorenzo ma nel 1534 Michelangelo partì definitivamente per Roma, lasciando di fatto incompiute le sepolture per Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano de' Medici. Non vennero infatti mai realizzate le due personificazioni di fiumi infernali da porre ai piedi del sepolcro, né le statue per le due nicchie laterali, che forse dovevano rappresentare la Conoscenza e la Volontà .
Sotto la Sagrestia Nuova fu scoperta molti anni fa una stanza segreta ( 7 mt x 2 mt ), dove l'artista si nascose per tre mesi durante l'assedio spagnolo di Firenze del 1529 abbellendo a carboncino buona parte della superficie delle lunghe pareti con dei bozzetti, alcuni dei quali sarebbero diventati, in seguito, opere compiute. La stanza segreta è tuttora inaccessibile al pubblico «per motivi di sicurezza», però i disegni a carboncino di Michelangelo, saranno d' ora in poi visibili, grazie ad un percorso multimediale dedicato ai capolavori del Buonarroti ospitati a Firenze che sarà navigabile da postazioni ad hoc collocate nel museo del Bargello, nella Galleria dell'Accademia e nel complesso della basilica di San Lorenzo, dove sono le cappelle medicee
foto Cambi/Sestini
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