venerdì 18 febbraio 2011

Dorian Gray : una carriera in 15 anni


Dorian Gray ,all'anagrafe Maria Luisa Mangini (Bolzano, 2 febbraio 1936 – Torcegno, 16 febbraio 2011), è stata un'attrice italiana bellissima e piena di talento che ha svolto tutta la sua carriera artistica in 15 anni per poi sparire nel nulla .
E' ricomparsa il 16 febbraio 2011 con anonimi " trafiletti " di cronaca in molti giornali per annunciarne la tragica morte avvenuta a Torcegno per suicidio.


Debutta in palcoscenico nella rivista Votate per Venere (1950) a soli 14 anni di età con Erminio Macario e Gino Bramieri e subito viene notata la sua bellezza solare dal mondo del cinema che le propone il suo primo film Amo un assassino di Baccio Bandini (1951) Prosegue la carriera nel teatro di rivista con Gran Baraonda (1952-1953) di Garinei e Giovannini al fianco di Wanda Osiris e Alberto Sordi e con Passo doppio (1954-55) con Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. Vince anche il premio Maschera d'argento.
In seguito lascia definitivamente il teatro perchè assorbita totalmente dal cinema dove interpreta 32 film .
Prende parte infatti a numerosi film negli anni cinquanta e sessanta , soprattutto di genere brillante fino al suo ultimo film Fango sulla metropoli di Gino Mangini del 1965.
Tra i suoi ruoli principali c'è quello della malafemmina in Totò, Peppino e... la malafemmina (1956), l'attrice di teatro che si innamora del nipote di Totò e Peppino De Filippo. Federico Fellini la chiama a recitare il ruolo di Jessy, l'amante di Amedeo Nazzari in Le notti di Cabiria. Prende parte anche a Il grido di Michelangelo Antonioni nei panni della benzinaia Virginia.
Entrata nel cinema d'autore, continua ad essere molto richiesta nel cinema brillante; per il film Mogli pericolose di Luigi Comencini (1958) il suo talento è premiato da un Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista.
A metà degli anni sessanta, in attesa di un figlio, a soli 29 anni di età si ritira dalle scene facendo perdere le proprie tracce.

Si uccide a 75 anni, il 16 febbraio 2011, sparandosi alla tempia con una pistola a Torcegno, in Trentino, dove viveva.

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