Pietro Mascagni è livornese doc con la famiglia che affonda le proprie radici in piazza delle Erbe dove una lapide ricorda ancora oggi la casa dove l'artista è nato . Una delle prime rappresentazioni della sua celebre ' Cavalleria rusticana 'fu eseguita il 14 agosto 1890 al teatro Goldoni di Livorno che oggi ospita il Museo a lui dedicato.
La via del successo partì così da Livorno per il grande compositore come altrettanto si può dire del sanguigno tenore Galliano Masini che dette prova al mondo del proprio 'esplosivo' talento sul proscenio del teatro Goldoni nella fredda notte del 24 dicembre 1924 nei panni del pittore Mario Cavaradossi.
Anche per lui la Fondazione Goldoni ha dedicato una stanza del teatro , forse un primo passo per un futuro museo che raccolga le memorie dei grandi successi nel mondo del tenore labronico.
Dopo questo necessario preambolo acquista particolare importanza per la lirica internazionale la notizia pervenuta dalla Fondazione Teatro Goldoni di Livorno che informa la stampa di una doppia donazione che contribuirà a fare del Teatro non solo un tempio della musica e della recitazione ma anche un polo culturale capace di catalizzare ogni forma di espressione artistica.
DONAZIONE PELAGATTI
Due pregevoli opere: “Omaggio al tenore Galliano Masini”, un olio su tela del 1986 che raffigura il tenore Masini nei panni di Canio nell’opera Pagliacci eseguito dal maestro labronico Dino Pelagatti e la scultura “Pietro Mascagni”, in legno di noce raffigurante Pietro Mascagni nell’atto di dirigere l’opera Isabeau,risalente ai primi anni del ‘900, realizzata dallo scultore, anch’esso labronico, Umberto Bartoli.
DONAZIONE BARTOLI
Due opere che non potevano certo trovare migliore collocazione per i personaggi raffigurati: il grande compositore Pietro Mascagni e il tenore Galliano Masini, protagonisti della gloriosa storia del Teatro livornese ed ancora nel cuore degli appassionati dell'opera lirica o della musica in generale.
... come dice un vecchio adagio '' non c'è due senza tre '' : quando e come saranno ricordati in questa avvincente iniziativa altri illustri artisti livornesi ? Amedeo Modigliani per esempio !