Anche le statue, in particolare quelle di immenso valore artistico, hanno bisogno di una manutenzione ordinaria.Oggi, per esempio, il David è di nuovo al centro di un intervento di manutenzione: questo accade mediamente ogni due mesi, ma nei periodi di maggiore affluenza di visitatori nel museo, la frequenza degli interventi scende a 4/5 settimane. L’obiettivo è quello di rimuovere i depositi incoerenti di polvere e di particellato per evitare che questo si accumuli e si compatti. L’operazione che vede impegnata la restauratrice coadiuvata dalla collaboratrice Emanuela Peiretti, prevede l’utilizzo di un aspiratore e di pennelli a setola molto morbida. Tutto il lavoro – che normalmente si svolge solo nella giornata di lunedì, quando il museo è chiuso per turno – viene effettuato con l’ausilio di un moderno ponteggio mobile che garantisce elevati standard di sicurezza e di manovrabilità. Inoltre, l’elevata frequenza degli interventi sul David mette in condizione la restauratrice di effettuare anche un monitoraggio ravvicinato continuo della scultura, ed eventualmente di segnalare anomalie sulla superficie.
Proprio questa mattina è stato firmato a Firenze, tra la Direzione della Galleria dell’Accademia e Friends of Florence, l’accordo grazie al quale anche per il 2016 la fondazione americana si fa carico delle spese inerenti la manutenzione del David, delle altre sculture di Michelangelo (Prigioni, San Matteo e Pietà da Palestrina) e del modello del Ratto delle Sabine di Giambologna custoditi museo di via Ricasoli a Firenze.
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