Nella Pieve di Santa Maria Assunta (Villa Basilica, Lucca) i Re Magi affiancano l’officiante come nel XIII secolo
Ordo Stellae e Missa in Epiphania Domini: giovedì 6 gennaio alle 11 nella Pieve di Santa Maria Assunta (Villa Basilica, Lucca) l’Associazione Musicale Concentus Lucensis e l’Ensemble Cantilena Antiqua danno vita all’antica tradizione medievale dell’Epifania.
La tradizionale messa dell’epifania sarà recitata secondo quanto tramandato dal manoscritto della Biblioteca Nazionale di Parigi Paris Lat 904 e da Graduali del XIII secolo. Don Antonio Tidei celebrerà la messa in cui risuoneranno le preghiere intonate dai Soli e dalla Schola del Laboratorio Permanente sul Teatro Musicale Medievale secondo la ricostruzione musicologica di Stefano Albarello. Per coinvolgere ancora di più i fedeli, nel rispetto della liturgia ci saranno anche alcuni elementi scenici a cura di Annalisa Testa.
“L’Ordo Stellae rappresenta l’arrivo dei Magi a Gerusalemme e l’adorazione a Betlemme, come narrato nel secondo capitolo del Vangelo di Matteo – spiega Stefano Albarello -. Ne esistono varie versioni ed elaborazioni realizzate a partire dal X secolo; il documento su cui ci basiamo per questa edizione è la versione di Rouen (Paris Lat. 904) riconducibile al XIII secolo. L’Ordo in questione elabora il cammino dei magi escludendo l’incontro con Erode (contenuto in altre versioni). La sua collocazione appare evidente: si rappresenta avanti la messa dell’Epifania e i Magi (officianti – personaggi) assumono nella messa il ruolo di cantori che sostengono il coro nell’ordinario assistendo quindi il celebrante.
La celebrazione si apre con la messa in scena della ricerca del figlio di Dio da parte dei Magi che verrà loro svelato da due chierici con dalmatiche che mostrano l’icona di Cristo; i personaggi non recitano ma cantano i canti della liturgia tratti dall’ufficio della Epifania. La semplice ma simbolica rappresentazione si conclude con l’introito della messa alla quale partecipano, oltre ai Magi, il Choro ed i vari personaggi (i dalmatici, l’angelo e il cantore solista). In questa ricostruzione l’intera liturgia della messa sarà cantata secondo il rito romano con alcuni inserti di polifonia arcaica nel canto del Kyrie e del Sanctus. Tutte le parti dell’ordinario e del proprio saranno in canto latino secondo fonti del XIII secolo. La liturgia della parola e le altre parti saranno, secondo gli indirizzi del Vaticano, in lingua italiana.
Alla base del lavoro che realizziamo vi è il tentativo di dare nuova vita a queste pagine antiche, assume un ruolo fondamentale la ricollocazione storica e contestuale del dramma all’interno della liturgia quale riproposta di antichi costumi della chiesa cattolica; non “teatralizzare” bensì rendere viva la liturgia. Ecco quindi la necessità di dare a questo Ordo la sua sede adatta nel tempo e nello spazio:
Per informazioni: www.concentuslucensis.it, 328.81.43.696. Trattandosi di una liturgia si raccomanda la massima puntualità.
Nessun commento:
Posta un commento