Il blog della famiglia Guidi Mauro di Livorno non ha scopi commerciali ma è solo la testimonianza di una famiglia livornese.
lunedì 12 novembre 2007
venerdì 7 settembre 2007
pittore Barghigiani Danilo : fedele compagno sul vero di Guidi Gino
Riccardi Anna Maria : nipote del pittore Gino Guidi
Nacque a Livorno ( ) e qui morì . Frequentò la Scuola Comunale d'Arte Libera di Livorno , non in giovane età , ma in un momento in cui ci si guarda dentro , si osserva chi ci circonda e si trova il coraggio di imboccare nuove strade .
Anna Maria , ragazza schiva e riservata ,con il cuore colmo di affetti ed amori inespressi divenne pittrice come approdo spontaneo di porti già frequentati dagli zii , già pittori conosciuti e dal cugino Sergio Masini , anche lui portato in quel periodo alle prime esperienze pittoriche, ma anche commerciante di quadri.
Partecipò a mostre collettive nazionali di notevole importanza : nel 1965 Premio annuale di Pittura Figurativa " Romolo Monti " ; 1968 Collettiva di Pittori livornesi Galleria d'Arte " La Labronica 2 ; 1970 IV Mostra Asta di pittura a favore del Comitato Pro Croce d'Oro tenutasi a palazzo Pretrorio ( PO).
Citata nella rassegna mensile " Nuovi Orizzonti " e nella Enciclopedia Universale S.E.D.A. della Pittura Moderna.
Sue opere si trovano a Milano , Piacenza , Genova, Pistoia e Roma.
A pieno titolo si trova in Casa Guidi.
Mauro & basta
Alberto Terramocci : cognato di Guidi Gino
sabato 18 agosto 2007
LUCIANO VIRGILI : un amico di Galliano Masini
mercoledì 4 luglio 2007
CHI LE CHIAMA .....POESIE !!
La vita è un sogno troppo lungo ,
pieno di affetti ed effetti speciali,
eppure al risveglio
non ricorderemo niente.
Note dell'autore :
pensierini post-prandiali ,
nella canicola estiva ,
con piedi gonfi e cicale incazzate.
22 luglio 2006 Mauro & basta
24 Giugno : la notte di San Giovanni
Impazza la musica spigliata ,
la nonna e la bambina ballano
nella piazza accesa.
Si rincorrono spiritelli allegri
intorno al rogo della strega,
quando il fuoco sale scoppiettando ,
tutto tace.
Si tornerà al mare con la pelle
ed i panni ,
domani è San Giovanni.
23 giugno 1997 Mauro & basta
Note dell'autore :
La notte di San Giovanni , nella tradizione contadina toscana,
viene definita ' delle streghe ' e vengono fatti dei fuochi propiziatori
sulle piazze e sulle aie dei cascinali.
Dice , tra l'altro , un vecchio proverbio popolare : "chi fa il
bagno in mare prima di San Giovanni ci lascia la pelle ed i panni "
Primavera a Le Badie
Corre Argo
tra le acacie in verde ,
il ponente stimolante porta
sentori briosi.
La primavera
nel bosco del Niccolini
è il riassunto delle nostre stagioni .
Note dell'autore :
Immaginate un bosco folto ed austero ,
in una amena località della Toscana (Le Badie-Collesalvetti ).
Un gruppo di persone ,amici fino dalla adolescenza, qui celebra da
anni ,con banchetti luculliani , il rito pagano dell'incontro.
Partecipa , con interesse , il cane Argo.
01 aprile 1990 Mauro & basta
Avvento a Suvereto
Di pietra il muro ,
cordiale il luogo ,
il paggio chiaro sbandiera al vento .
Avvento oggi , Natale poi ,
nei vicoli stretti ci siamo solo noi.
8 Dicembre 1989 - Mauro & basta
Note dell'autore :
Si svolge a Suvereto ( Li) in Dicembre nel periodo
dell'Avvento , la Sagra del Cinghiale , con corteo storico e
grandi mangiate . Le giornate sono corte ed all'imbrunire
il freddo ed il vento si fanno sentire ...
A San Pellegrino in Alpe
Per l'aere sentori di arrosti,
sferzati dal vento i bassi lecci,
il Santo vigila i profondi spazi.
Veloci consumiamo
la nostra pazienza
A Silvia -18 agosto 1989 - Mauro & basta
Note dell'autore :
Agosto, ferie estive in montagna.
Il grande contrasto tra i grandi e silenziosi
spazi del paesaggio montano e
la nostra frenesia interiore.
sabato 30 giugno 2007
VIGNETTANGOLO- le vignette di Mauro & basta
giovedì 7 giugno 2007
domenica 3 giugno 2007
Tellini Bruno - campione italiano di canottaggio
sabato 2 giugno 2007
pittore Guidi Guido
Guido è l’anello di congiunzione tra il risorgimento e la seconda repubblica , tra i macchiaioli storici e una nuova forma di pittura figurativa- istintiva-espressiva che per ora non ha scuola e proseliti.
Nasce nel 1901 da Egisto Guidi e Argene Bertelli e fino da piccolo mostra una sorprendente predisposizione alle osservazioni delle forme e colori che istintivamente vengono fissate con facilità in disegni e dipinti ed una notevole abilità manuale..
Frequenta poco la scuola e presto comincia a lavorare come ciabattino ed a dipingere , apre nel 1916 una piccola bottega di calzolaio e nel 1919 parte soldato di leva prestando servizio presso il 3° Reggimento Cavalleria
Nei suoi quadri per tutta la vita ricorrerà il soggetto dei militari a cavallo a testimonianza di questo periodo di vita vissuto a Ferrara con intensità.
Nel 1924 espone per la prima volta al pubblico i propri dipinti a Firenze in una mostra collettiva denominata " Cenacolo degli illusi ".
venerdì 1 giugno 2007
pittore Guidi Bruno
tenore Galliano Masini
Entra prestissimo a fare parte dell’associazione corale " Costanza e Concordia " nata nel 1877 dalla fusione della corale Costanza e della corale Concordia , infatti nello stemma sono rappresentate due donne che si stringono la mano .
Il primo direttore della corale e quindi il primo maestro di musica di Galliano Masini fu il maestro Oreste Carlini che inserì come primo concerto un coro intitolato " Il coro dei profughi " scritto , si dice , sui tavoli del caffè Folletto di p.zza Cavour a Livorno.
Galliano Masini , corista , partecipa in quegli anni ad una esecuzione di Lodoletta e l’unica frase da lui cantata come solista viene notata positivamente dal pubblico e ascoltato poco dopo anche dal maestro Pietro Mascagni .
Inizia lo studio della lirica con l’ex tenore Angelo Bendinelli , dopo poco però si trasferisce a Milano per studiare sotto la direzione del maestro Giovanni Laura spesato da Domenico Vignale Console della Compagnia Portuale di Livorno e trova impiego presso l’agenzia teatrale d’Ormeville e Tavernari come fattorino.
Sposa in quegli anni Marina Guidi , prima di cinque fratelli Guidi fra i quali ricordiamo i pittori Guido Guidi e Gino Guidi ed il cugino
Bruno Guidi anch’esso pittore.
Nella notte di Natale , durante una suggestiva nevicata , insolita per Livorno , Galliano emozionato come lo sarà sempre nel cantare nella sua Livorno , debuttò nel mitico Teatro Goldoni con Tosca .
Il padre Menotti , emozionatissimo non aveva avuto il coraggio di entrare in teatro ed aspettava l’esito del primo atto seduto in una osteria vicina al teatro Goldoni . Quando seppe del successo irruppe in teatro , ma la maschera sulla porta non conoscendolo ,gli negò l’ingresso . Menotti gli puntò l’indice e gli disse : " Deh , pallone gonfiato , se non mi fai entrare porto via il tenore ! è il mi’ figliolo:"
In 5 anni è un successo molto rapido che porta il giovane tenore a calcare le scene di molti teatri italiani al fianco di interpreti femminili come Iva Pacetti e Giuseppina Cobelli , anch’esse alle prime armi ma che ben presto diverranno celebri ed il repertorio si allarga con Boheme, Madama Butterfly , La Traviata , l’Amico Fritz , Lucia di Lammermoor , Francesca da Rimini.
Nel 1930 Galliano Masini parte alla conquista del palcoscenico mondiale effettuando la sua prima tournee nel sud-america insieme a Giuseppina Cobelli , Gilda Della Rizza , Carlo Galeffi , Tancredi Pasero , Titta Ruffo ed il 25 Maggio debutta al Teatro Colon di Buenos Ayres in Cavalleria Rusticana ottenendo un eccezionale successo di pubblico e di critica ( " Argentina" 26.5.1930). Questa consacrazione internazionale permette al giovane tenore nel Dicembre del 1930 di debuttare al Teatro dell’Opera di Roma in Lucia di Lammermoor , una collaborazione che durerà ininterrottamente fino all’ultima rappresentazione romana nel 1951 con Andrea Chenier .
Nel 1932 c’è il debutto di Galliano nel Teatro alla Scala di Milano , l'università della lirica italiana, dove vi canterà nel 1933/34/36/40/43 , nel 1946 in estate sempre a Milano al palazzo dello Sport.
Pochi conoscono l’attitudine al mecenatismo di Galliano Masini , la sua villa di Livorno è stata meta ambita di grandi artisti ma anche di poveri diavoli , artisti e sognatori che reclamavano un po’ di attenzione
artistica e sostegno pratico.
Anche Guido Guidi ,cognato di Galliano che aveva sposato la sorella Marina , lavora tra il 1927 ed il 1938 in esclusiva per il tenore che acquista tutti i quadri del pittore
Nel 1934 reduce dalla terza tournee in Sud America trionfa in Cavalleria Rusticana a Vienna . Nel 35 canta Aida al regio di Parma poi nel 36 e 37 con Aida inaugura le due stagioni dell’arena di Verona.
La voce di Masini fu eccezionale , chiara , limpida e cristallina con un timbro naturale che lo portava con facilità ad un do di petto da applausi scroscianti ma la cosa eccezionale è stata rappresentata dalla contemporanea dote naturale di interpretazione scenica che rendevano le opere delle vere storie mozzafiato dove il pubblico si immedesimava con l’interprete in un magica atmosfera di entusiasmo collettivo.
In anni diversi e più volte canta al Gran Teatro del Liceo di Barcellona , all’Opera di Stato di Vienna , all’Opera del Cairo , all ‘Opera di Budapest , a Losanna , a Rio de Janeiro ,ed ogni volta Galliano Masini ha grandiosi successi sia di pubblico che di critica , siamo ormai in presenza di un artista che è noto in patria quanto nel resto del mondo.
Ha in repertorio ormai 44 opere e nel 1955 si arricchirà ulteriormente inserendo Otello ,a 59 anni !! , due anni dopo il 28 giugno 1957 Galliano Masini lascia per sempre le scene con una esecuzione di Pagliacci nel Teatro Goldoni di Livorno dove 33 anni prima era iniziata la sua splendida carriera . Tutto sommato Galliano sembra lasciare l’opera ancora giovane , a soli 61 anni , ma va sottolineato che l’età anagrafica di mezzo secolo fa non corrisponde alla stessa età biologica attuale , che Galliano soffriva da sempre di bronchite cronica che lo aveva spesso afflitto anche psicologicamente per tutta la carriera , che un tipo di interpretazione canora così generosa richiedeva il meglio delle condizioni fisiche.
Si ritira nella sua villa di Livorno dove è morto il 15 febbraio 1986 all’età di 91 anni , dopo avere festeggiato una settimana prima nel ristorante storico " La Barcarola " di Livorno il proprio 91 ° compleanno impreziosito da un "do di petto" dopo il brindisi augurale.
Il busto di Galliano Masini "...mi raccomando
fatelo alto perchè i cani mi pisciano addosso...)
nel parco Galliano Masini a Livorno
giovedì 31 maggio 2007
WEB MOSTRA di Guidi Gino
1975 -Frutta con cocomero-olio su tavola cm.20x32
Collezione Guidi Marisa
1954-Ritratto -olio su tavola cm.36x33
Collezione Guidi Mauro
1988 -Vaso di fiori -olio su tavola cm.50x35
Collezione Guidi Mauro
1968- Paesaggio -olio su tela cm.20x40
Collezione Guidi Marisa
1984- Natura morta -olio su tavola cm.35x50
Collezione Guidi Mauro
1988- Paese toscano -olio su tavola cm.10x15
Collezione Guidi Mauro
1975- Vaso di fiori -olio su tela cm.60x30
Collezione Guidi Mauro
1994- Paesaggio con ponticello -olio su tavola cm.16x22
Collezione Guidi Mauro
1989- Paesaggio toscano - olio su tavola cm.20x30
Collezione Guidi Mauro
1993 - Terrazza Mascagni -olio su tela cm.30x40
Collezione Guidi Mauro
1978-Cesta di fiori -olio su tela cm.35x50
Collezione Guidi Mauro
1979- Vaso di fiori -olio su tavola cm.35x50
Collezione Guidi Mauro
1972- Navi Scuola A.Vespucci e C.Colombo
olio su tela cm.60x120 -Collezione Guidi Mauro
pittore Guidi Gino
Gino è nato artista , in una famiglia di artisti poliedrici.
Il fratello Guido Guidi pittore , il cugino Bruno Guidi pittore , il cognato Galliano Masini indimenticato tenore lirico , una corte di personaggi nella Colline ( vecchio quartiere di Livorno ) del primo novecento, segnata da miseria e poesia o come direbbe il grande Eduardo Scarpetta " Miseria e nobiltà".
Gino , ultimo di 5 fratelli , nasce il 12 luglio 1914 a Livorno e muore nella sua città il 13 febbraio 2000 , attraversando così un intero secolo dipinto e coccolato nei suoi quadri .
L’aria di casa Masini, percorsa da fresche note ed illustri personaggi, favorì presto lo sviluppo di una sensibilità emotiva che trovò sfogo immediato nelle prima giovinezza nello studio del pianoforte e del violino, ma la voglia di dipingere già covava nell’anima di Gino mentre guardava i quadri del fratello maggiore Guido.
I primi lavori accademici rappresentano soggetti ripresi dal vero , paesaggi della campagna circostante il suo quartiere di origine o nature morte , ma anche ritratti di familiari , disegni ed acquerelli di soggetti vari , che oggi si trovano nelle collezioni dei figli od esposti nelle case del mondo.
Non subito però queste opere hanno trovato il loro mercato , per molti anni sono state riposte ed accatastate nello studio del pittore : le prime mostre sono datate fine anni ’60 ( 1967- Galleria d’arte " Il Bottegone " Sesto S.Giovanni ( MI) ) e da allora i primi galleristi e mercanti cominciarono a frequentare lo studio di Gino per acquistare , per pochi soldi per la verità , i suoi quadri .
Tanto lavoro , molte soddisfazioni per i consensi ottenuti dai suoi quadri , pochi soldi ed inizia un decennio dove alcune mostre in prestigiose gallerie livornesi ( 1970 – Galleria d’arte " Stefanini " - 1974 – Galleria d’arte " Romiti " ), veri templi dei macchiaioli toscani di ieri , consacrano Gino nell’olimpo dell’arte labronica.
Come esemplificazione della intensa attività svolta in questi anni ricordiamo : la partecipazione a varie edizioni del Premio Rotonda ( Livorno ) ; varie edizioni delle Mostre Accademia Navale di Livorno ( 1° Premio ,Coppa d’argento e d’oro ) ; mostre collettive alla Galleria d’arte " Il Bottegone " di Sesto San Giovanni ( MI) ; partecipazione al 6° Premio " Piazzetta " a Sesto San Giovanni ( MI) ; mostra collettiva a Villa Casati ( Merate) legato al tema " Merate e la Brianza " ; partecipazione alla collettiva " Primavera 1970 " selezione Roma , Attività Culturali , organizzazione " Artinformazione " ; partecipazione per invito al 1° Premio Brunellesco , Firenze 1970 ; Biennale Europea " Dubrovnik 1970 " premiato con medaglia d’argento ; ecc.
Gino , come la stragrande parte dei macchiaioli di ieri e di oggi , non ha avuto maestri, ma semplicemente un imprinting ambientale che, in sinergia con i giusti geni, tramuta umori e sensazioni nei colori sulla tela.
Cominciano ad aumentare le richieste di quadri da mercanti di tutta Italia e cominciano ad arrivare anche richieste dagli Stati Uniti , viene suggerita una mostra antologica effettuata nel 1977 presso la Galleria " Boutique del Quadro " di Livorno, quasi a sfatare una istintiva ritrosia a presentare le sue opere in pubblico; il pittore viene inserito nel catalogo " Bolaffi " n.13.
Hanno parlato di lui Piero Caprile ( critico d’arte e redattore della RAI-TV ) , Luciano Bonetti ( critico d’arte de " Il Telegrafo " Livorno ) , Loriano Domenici ( critico d’arte di " Paese Sera " ) e tanti altri recensiscono critiche entusiastiche di mostre che di seguito vengono riportate :
Continuità e coerenza di linguaggio per tradizione pittorica e disegnativa nell’opera di Gino Guidi . in questa sua " Personale" paesaggi, nature morte , fiori , il tutto di rapportata essenzialità toscana.
Queste sue campagne aperte determinano un vasto programma , boschi , casolari , tra il verde e la bruma , mormorio di acque , fusione di orizzonti , elementi del suo " centro visivo " , documentati da una tavolozza puntuale e con estremo garbo poetico…
Piero Caprile
.. ecco qua il suo biglietto da visita . Paesaggi , nature morte , fiori , composizioni e prove d’artista , disegni e acquerelli di molti anni fa , quando l’autodidatta Gino Guidi se ne stava in un cantino , in silenzio , a provare a se stresso che un giorno sarebbe stato capace di dipingere come gli altri o forse meglio di tanti altri…
Nivalco Provenzale
I suoi quadri sono andati nel tempo ad incrementare raccolte pubbliche e private di collezioni a Vicenza , Padova ,Firenze ,Montecatini Terme , negli Stati Uniti, in Sud America, in Turchia ecc., ma Gino ha mantenuto fino alla morte un umile profilo di genio artistico che ,dotato di eccezionale sensibilità unita ad una signorile capacità di rapportarsi con tutti , lo hanno reso un personaggio indimenticabile.
La semplicità del gesto pittorico e l’amore per il suo ambiente sono sempre emersi come trasfigurazione dei propri sentimenti in rapporto ad effetti scenografici riportati in forma cromatica su tela , dove i sentimenti e gli affetti familiari sono inseriti in antichi contesti naturali ricordati con lucidità a parziale compensazione di parole mai dette.
Gino Guidi è stato un macchiaiolo , un macchiaiolo atipico , un macchiaiolo nuovo .
Guidi Mauro
Livorno , 8 maggio 2007
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