domenica 21 febbraio 2010

Dal nostro inviato ,in casa sua , davanti alla televisione.

Qui festival di Sanremo







Stamani , dopo avere fatto le ore piccole con “ Sanremo 2010 “ , mi sono destato con questo dilemma :
la politica ha conquistato il diritto di prenderci per il culo oppure è una concessione del popolo italiano ?


La prima osservazione che mi è venuta in mente mi ha portato a considerare la strana associazione di idee ( politica –sanremo) che ha partorito la mia mente. Solo la mia mente ? Penso di no , perché la prima persona che ho incontrato uscendo di casa , la portinaia , mi ha detto : “ Ha visto Pupo ? Quello non cresce mai , crede ancora alle novelle con i principi. “ Ho fatto il resto del cammino per arrivare alla vicina edicola soppesando la profondità politica di quel concetto , ma non ero ancora arrivato alla sua piena comprensione , quando l’edicolante : “Buon giorno ,dottò ! Ha visto Costanzo come si è incazzato ? “ Prendo il solito quotidiano e non vi dico quale ,attraverso il passaggio pedonale con vari sensi di colpa per appartenere alla categoria ( pubblico ) di coloro che hanno sciupato l’umore del coniuge di Maria De Filippi , per arrivare al solito bar dove faccio la prima colazione . Giuliano il barista mi strizza l’occhio e dice : “ Dottò, siamo troppo forti , abbiamo mandato in Eurovisione la prima rivolta di una grande orchestra .”
Ho bevuto il caffè bollente , con le lacrime agli occhi pensavo : “ Ma gli spartiti accartocciati erano gettati contro chi ? Contro il pubblico in sala ? Contro i dirigenti Rai ? Contro gli spettatori televotanti o contro l’Homunculus Politicus “?

Piangevo per le ustioni in bocca o per le mie intime riflessioni ? Intanto nella mente continuavano a passare le immagini di Lippi , degli operai di Termine Imerese dell’elettricista più anziano della RAI….. e le lacrime continuavano a scendere copiose con singhiozzo finale quando ho rivisto la signora Clerici sbiancare poco prima di leggere il televerdetto finale .
Pensando a che ? Qualcuno ha visto Vespa in fondo alla sala del teatro Ariston prendere appunti per una nuova rivisitazione della storia italiana “ Dai Savoia ai Partigiani “ No forse è una somiglianza , non è il noto giornalista di Porta a Porta .
Ma di sicuro in sala c’erano gli on.li Bersani e Scajola , non a tifare il proprio eventuale beniamino canoro , ma per rispondere alle domande di Costanzo sulla situazione occupazionale del mezzogiorno,una sorta di “question-time” sul pentagramma . Insomma diciamoci il vero : 10 milioni di spettatori a serata fanno gola a tutti . A Beghelli , ai mangiatori solidali di Filadelfia , ai ciucciatori di granite sotto il sole , ma anche ai discografici d’assalto , ai politici alla ricerca di nuove platee , a tutti coloro che pensano di risolvere la propria esistenza non nel privato ma nelle ribalte roboanti.
Magari i direttori Rai potevano elargire qualche “no” ricordando a tutti che alla fine “ sono solo canzonette !”.

venerdì 12 febbraio 2010

Ricorre il primo decennale della morte del pittore labronico Guidi Gino (12.07.1914-13.02.2000)

Gino è nato artista , in una famiglia di artisti poliedrici.





Il fratello Guido Guidi pittore , il cugino Bruno Guidi pittore , il cognato Galliano Masini indimenticato tenore lirico , una corte di personaggi nella Colline ( vecchio quartiere di Livorno ) del primo novecento, segnata da miseria e poesia o come direbbe il grande Eduardo Scarpetta " Miseria e nobiltà".
Gino , ultimo di 5 fratelli , nasce il 12 luglio 1914 a Livorno e muore nella sua città il 13 febbraio 2000 , attraversando così un intero secolo dipinto e coccolato nei suoi quadri .






L’aria di casa Masini, percorsa da fresche note ed illustri personaggi, favorì presto lo sviluppo di una sensibilità emotiva che trovò sfogo immediato nelle prima giovinezza nello studio del pianoforte e del violino, ma la voglia di dipingere già covava nell’anima di Gino mentre guardava i quadri del fratello maggiore Guido.
I primi lavori accademici rappresentano soggetti ripresi dal vero , paesaggi della campagna circostante il suo quartiere di origine o nature morte , ma anche ritratti di familiari , disegni ed acquerelli di soggetti vari , che oggi si trovano nelle collezioni dei figli od esposti nelle case del mondo.






Non subito però queste opere hanno trovato il loro mercato , per molti anni sono state riposte ed accatastate nello studio del pittore : le prime mostre sono datate fine anni ’60 ( 1967- Galleria d’arte " Il Bottegone " Sesto S.Giovanni ( MI) ) e da allora i primi galleristi e mercanti cominciarono a frequentare lo studio di Gino per acquistare , per pochi soldi per la verità , i suoi quadri .
Tanto lavoro , molte soddisfazioni per i consensi ottenuti dai suoi quadri , pochi soldi ed inizia un decennio dove alcune mostre in prestigiose gallerie livornesi ( 1970 – Galleria d’arte " Stefanini " - 1974 – Galleria d’arte " Romiti " ), veri templi dei macchiaioli toscani di ieri , consacrano Gino nell’olimpo dell’arte labronica.
Come esemplificazione della intensa attività svolta in questi anni ricordiamo : la partecipazione a varie edizioni del Premio Rotonda ( Livorno ) ; varie edizioni delle Mostre Accademia Navale di Livorno ( 1° Premio ,Coppa d’argento e d’oro ) ; mostre collettive alla Galleria d’arte " Il Bottegone " di Sesto San Giovanni ( MI) ; partecipazione al 6° Premio " Piazzetta " a Sesto San Giovanni ( MI) ; mostra collettiva a Villa Casati ( Merate) legato al tema " Merate e la Brianza " ; partecipazione alla collettiva " Primavera 1970 " selezione Roma , Attività Culturali , organizzazione " Artinformazione " ; partecipazione per invito al 1° Premio Brunellesco , Firenze 1970 ; Biennale Europea " Dubrovnik 1970 " premiato con medaglia d’argento ; ecc.
Gino , come la stragrande parte dei macchiaioli di ieri e di oggi , non ha avuto maestri, ma semplicemente un imprinting ambientale che, in sinergia con i giusti geni, tramuta umori e sensazioni nei colori sulla tela.
Cominciano ad aumentare le richieste di quadri da mercanti di tutta Italia e cominciano ad arrivare anche richieste dagli Stati Uniti , viene suggerita una mostra antologica effettuata nel 1977 presso la Galleria " Boutique del Quadro " di Livorno, quasi a sfatare una istintiva ritrosia a presentare le sue opere in pubblico; il pittore viene inserito nel catalogo " Bolaffi " n.13.
Hanno parlato di lui Piero Caprile ( critico d’arte e redattore della RAI-TV ) , Luciano Bonetti ( critico d’arte de " Il Telegrafo " Livorno ) , Loriano Domenici ( critico d’arte di " Paese Sera " ) e tanti altri recensiscono critiche entusiastiche di mostre che di seguito vengono riportate :

Continuità e coerenza di linguaggio per tradizione pittorica e disegnativa nell’opera di Gino Guidi . in questa sua " Personale" paesaggi, nature morte , fiori , il tutto di rapportata essenzialità toscana.
Queste sue campagne aperte determinano un vasto programma , boschi , casolari , tra il verde e la bruma , mormorio di acque , fusione di orizzonti , elementi del suo " centro visivo " , documentati da una tavolozza puntuale e con estremo garbo poetico…
Piero Caprile


.. ecco qua il suo biglietto da visita . Paesaggi , nature morte , fiori , composizioni e prove d’artista , disegni e acquerelli di molti anni fa , quando l’autodidatta Gino Guidi se ne stava in un cantino , in silenzio , a provare a se stresso che un giorno sarebbe stato capace di dipingere come gli altri o forse meglio di tanti altri…
Nivalco Provenzale

I suoi quadri sono andati nel tempo ad incrementare raccolte pubbliche e private di collezioni a Vicenza , Padova ,Firenze ,Montecatini Terme , negli Stati Uniti, in Sud America, in Turchia ecc., ma Gino ha mantenuto fino alla morte un umile profilo di genio artistico che ,dotato di eccezionale sensibilità unita ad una signorile capacità di rapportarsi con tutti , lo hanno reso un personaggio indimenticabile.
La semplicità del gesto pittorico e l’amore per il suo ambiente sono sempre emersi come trasfigurazione dei propri sentimenti in rapporto ad effetti scenografici riportati in forma cromatica su tela , dove i sentimenti e gli affetti familiari sono inseriti in antichi contesti naturali ricordati con lucidità a parziale compensazione di parole mai dette.
Gino Guidi è stato un macchiaiolo , un macchiaiolo atipico , un macchiaiolo nuovo .


Cosa aggiungere a questa biografia un ricordo , un saluto e un dono che proviene da tutti quelli che gli hanno voluto bene e lo hanno apprezzato come artista e come uomo :





il suo ultimo quadro , solo iniziato con il suo inconfondibile tratto del disegno a carboncino, che doveva rappresentare un soggetto da lui amatissimo “ la nave Vespucci “ .



Con questa bella tavolozza di colori.





Forza Gino , finiscilo !

lunedì 8 febbraio 2010

Al carnevale di Viareggio : The queen of Berlesque


Viareggio come il Moulin Rouge tra lustrini, guepiere, rossetti sgargianti, humor retrò, show di burlesque vaudeville, musica live, spettacolari performance di fuoco e magie, mercatini vintage e corsi di seduzione. E chi più ne ha, più ne metta. Gli organizzatori consigliano abbigliamento anni ‘30-‘40-’50 e naturalmente, reggicalze e bustini. Fate voi! Su il sipario! Benvenuti al Festival del Burlesque!

Viareggio, la città di Burlamacco, e il Centro Congressi “Principe di Piemonte”, si trasformano, per due giorni, da venerdì 12 a sabato 13 Febbraio, nel grande circo della sensualità e dell’erotismo burlesco con cinque straordinarie star internazionali dell’arte della seduzione pronte a far assaggiare le atmosfere del varietà di fine ‘800, un po’ commedia, un po’ cabaret, raffinato, ironico e malizioso. Bandita la volgarità.
L’evento ideato da Fabrizio Gatta con il patrocinio del Comune di Viareggio, Apt Versilia, Fondazione Carnevale e Viareggio Versilia Congressi, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Centro Congressi venerdì’ pomeriggio. Una su tutte le novità: “L’inserimento di Viareggio nel cartellone mondiale del burlesque che comprende tappe a Londra, Amsterdam, Parigi”. Ad annunciarlo l’acclamatissima super-star del burlesque Scarlett Martini insieme all’ideatore Fabrizio Gatta accompagnati nella presentazione ufficiale dal Presidente del Centro Congressi, Manuela Clerici e dalla consigliera, Gloria Petroni, e dal consigliere della Fondazione Carnevale, Paolo Chiocchetti.
“Chaz Royal, il più grande produttore di spettacoli burlesque e tra i principali promoter mondiale di quest’arte – ha svelato la dolcissima pin up in abito nero – vuole fare di Viareggio una delle capitali internazionali dell’arte della seduzione. L’intenzione è quella di inserire la città, e la sua anima liberty, tra le capitali di riferimento con un mega evento estivo-primaverile”. “L’ennesima follia” di Fabrizio Gatta – come lui stesso ha sottolineato durante la presentazione – ha partorito il grande evento. “Viareggio – ha detto – può avere un futuro burlesque. Lo ha dimostrato questa estate, e lo dimostrerà il prossimo week-end”. I numeri depongono a suo favore: già centinaia le prenotazioni da tutta Italia.

La due giorni viareggina porta dalle grandi capitali mondiali alcune delle più sensazionali interpreti: da Scarlett Martini, tra le più acclamate artiste a livello europeo, alla canadese Coco Framboise, dalla spagnola Evita Mansfield, a Lada Redstar da Parigi e Tara Mi Sioux, Los Angeles. “Tutte le artiste – ha invece annunciato Paolo Chiocchetti – saranno ospiti del carro di apertura “Omaggio a Franco Signorini” realizzato dalla Vecchia Viareggio durante la sfilata di domenica pomeriggio al fianco di Burlamacco e Ondina”.
Cinque assi del genere, celebrate in tutto il mondo, che saranno protagoniste nei due serate speciali nella Sala Puccini, il venerdì con lo show “Extravaganza”, e il sabato con “Spectacular Spectacular” (inizio spettacoli ore 21.

Posti numerati. Info: Fabrizio Gatta Tel. 347-2325304. Prevendita presso “Tutto Eventi”, Viale Regina Margherita a Viareggio. Tel. 0584-427201. Prezzi: Singola Serata 20 euro; Due serate 30 euro: International Gala 15 euro). Gli spettacoli saranno accompagnati dalla musica dal vivo dal Re dello swing Emanuele Urso con la sua Orchestra (9 elementi) per ripercorrere la storia delle sonorità swing-jazz e da incredibili intrattenitori: dal presentatore ufficiale Alan Bazzini DeBevoise al Maestro di cerimonie, Armitage Shanks da Seattle.
A corredo della due giorni, che contaminerà tutti gli ambienti del Centro Congressi, dall’atrio con il mercatino vintage aperto già dalle 18 di venerdì 12, e il sabato dalle ore 12, alla Sala Tobino, teatro sabato notte, a partire dalle 23,30 dell’International Gala che chiuderà la due giorni. Una festa finale arricchita da spettacoli di lula hoop ad opera del famigerato Craig The Incredible Hula Boy e musica con gli special guest rockabilly Ricky Rialto, Antonio Sorgentone Trio e Gianluca Domenici. E ancora l’esibizione del boy-lesque Dandy Wolly (la versione maschile del burlesque) direttamente dal Mica Club di Roma.
Spazio anche al “Fire&Magic Show” (animazione a cura di “Le Chincaglierie di Ferro”) con giocolieri, mangiafuoco, illusionisti, musicanti e ciarlatani che animeranno l’atrio durante l’evento. E per chi vuole imparare l’arte della sensualità e conquistare anche il più difficile degli uomini, c’è anche un corso di seduzione all’Hotel Palace tenuto da Scarlet Martini (dalle12 alle 14. Per info 348-3541282), e un set a cura di Chiara Branducci dove prepararsi alle serate per diventare, per una notte, una vera Pin Up anni ’50.